Edenred: soglia esentasse buoni pasto a 10 euro per una spinta all’economia.
Nel contesto attuale di inflazione e calo dei consumi, l’aumento della soglia di esenzione fiscale dei buoni pasto da 8 a 10 euro emerge come una strategia efficace per rafforzare il potere d’acquisto del ceto medio e stimolare l’economia. Una ricerca condotta da TEHA Group e Edenred Italia evidenzia che, nonostante un costo iniziale per lo Stato tra 75 e 90 milioni di euro, l’incremento dei consumi potrebbe portare a un maggior gettito IVA di 170-200 milioni, generando un beneficio netto tra 95 e 110 milioni per la finanza pubblica. Inoltre, i dati storici supportano la sostenibilità di tale misura.
Incremento della Soglia di Esenzione Fiscale per i Buoni Pasto: Vantaggi Economici per Famiglie e Stato
ROMA (ITALPRESS) – In un contesto caratterizzato da inflazione e diminuzione dei consumi, elevare la soglia di esenzione fiscale per i buoni pasto da 8 a 10 euro si presenta come una strategia utile per migliorare il potere d’acquisto della classe media e stimolare l’economia. Questa affermazione è supportata da una ricerca condotta da TEHA Group in collaborazione con Edenred Italia, che analizza gli effetti di tale misura su circa 3,5 milioni di lavoratori beneficiari, evidenziando la sostenibilità della proposta per le finanze pubbliche.
Il rapporto evidenzia un impatto positivo netto per l’erario. Se il costo per lo Stato, legato al minor gettito, è stimato tra 75 e 90 milioni di euro, l’incremento dei consumi potrebbe generare un gettito IVA aggiuntivo tra 170 e 200 milioni di euro. Pertanto, il beneficio netto per le casse statali si attesterebbe tra 95 e 110 milioni di euro. Lorenzo Tavazzi, Senior Partner di TEHA Group, sottolinea che la crescita dei costi alimentari, dovuta all’inflazione, rappresenta un problema significativo per il bilancio familiare, soprattutto per il ceto medio.
La validità di queste previsioni non si basa su ipotesi, ma su dati storici. Lo studio considera l’innalzamento della soglia per i buoni elettronici da 5,29 a 7 euro, attuato dal 1° luglio 2015. I risultati mostrano che, nonostante un costo complessivo di 58,5 milioni di euro, la misura ha portato a un incremento di gettito IVA di 248 milioni, mostrando un effetto nettamente favorevole di 189 milioni di euro per le finanze pubbliche.
Fabrizio Ruggiero, Amministratore Delegato di Edenred Italia, evidenzia come l’aumento della soglia possa costituire un valore aggiunto per l’intero sistema. Un buono pasto da 10 euro permetterebbe alle aziende di investire meglio nelle politiche di welfare, migliorando la retention dei talenti. Per i lavoratori, segnatamente per il ceto medio, rappresenterebbe un valido sostegno in un periodo di aumento dei prezzi, mentre per gli esercenti si trasformerebbe in maggiori entrate e un ampliamento della clientela.
Incremento della Soglia di Esenzione Fiscale per i Buoni Pasto: Un’Oportunità Economica
ROMA (ITALPRESS) – In un periodo caratterizzato da inflazione elevata e una contrazione dei consumi, l’adeguamento della soglia di esenzione fiscale per i buoni pasto da 8 a 10 euro si presenta come una strategia efficace per rinvigorire il potere d’acquisto delle famiglie e stimolare l’economia. Questa affermazione emerge da una ricerca condotta da TEHA Group insieme a Edenred Italia, che valuta gli effetti positivi di tale misura su oltre 3,5 milioni di lavoratori beneficiari, confermando la sua sostenibilità per le finanze pubbliche.
Lo studio mette in luce un impatto favorevole per l’erario: nonostante un costo stimato per lo Stato compreso tra 75 e 90 milioni di euro, l’aumento dei consumi potrebbe generare un incremento del gettito IVA tra 170 e 200 milioni di euro, traducendosi in un beneficio netto per le casse pubbliche che varia tra 95 e 110 milioni di euro. Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Board Member di TEHA Group, sottolinea che l’inflazione ha creato un divario significativo nelle spese alimentari, cruciali per il ceto medio, e l’adeguamento della soglia ai più alti 10 euro rappresenta una risposta misurata e quantitativamente sostenibile.
Le evidenze storiche avvalorano ulteriormente questo modello. L’analisi degli effetti dell’innalzamento della soglia per i buoni elettronici da 5,29 a 7 euro, introdotto nel 2015, dimostra che un costo di 58,5 milioni di euro è stato compensato da un gettito IVA supplementare di 248 milioni, con un beneficio netto di 189 milioni di euro. Prospettive future suggeriscono un aumento graduale della soglia, che potrebbe trasformarsi in un catalizzatore per una crescita economica più sostenibile, elevando l’impatto sul PIL dal 0,75% nel 2023 allo 0,94% nel 2028.
Fabrizio Ruggiero, Amministratore Delegato di Edenred Italia, evidenzia i molteplici vantaggi di questa iniziativa. Un buono pasto di 10 euro permetterebbe alle imprese di investire in politiche di welfare più efficaci, facilitando l’attrazione e la fidelizzazione dei talenti. Per i lavoratori, è un aiuto concreto per affrontare i ritocchi dei costi in un periodo economico complicato; per i commercianti, invece, comporterebbe un aumento di entrate e un ampliamento della clientela.
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