Emilia Romagna: 50 anni di consultori per la salute e il benessere delle famiglie.
Cinquant’anni di Consultori Familiari in Emilia-Romagna: Un Bilancio Positivo
BOLOGNA (ITALPRESS) – Un traguardo importante quello raggiunto dai Consultori familiari dell’Emilia-Romagna: 50 anni al servizio della salute e del benessere delle donne e delle famiglie. Questa rete di servizi, cresciuta costantemente nel corso degli anni, conta attualmente 172 strutture sul territorio regionale. Nel 2024, i Consultori hanno accolto ben 360.588 persone, un incremento rispetto ai 355.892 del 2013. Questo dato sottolinea non solo l’affidabilità delle strutture, ma anche la crescente fiducia dei cittadini verso i servizi offerti.
Pertanto, il numero delle prestazioni ha raggiunto la cifra di 937.618, con un aumento del 21% rispetto a un decennio fa. Gli accessi, dal canto loro, hanno registrato una crescita del 19%, attestandosi a 857.929. Un’indagine recente ha rivelato che il 92% degli utenti è soddisfatto dei servizi ricevuti, indicativo della professionalità e del calore umano offerto dai Consultori.
Un Evento di Celebrazione e Riflessione
Per festeggiare questo importante anniversario, la Regione Emilia-Romagna ha organizzato un convegno a Bologna, intitolato “1975-2025: I nostri primi 50 anni. I Consultori familiari dell’Emilia-Romagna fra passato, presente e futuro”, che si sta svolgendo presso la Terza Torre in viale della Fiera 8. L’evento rappresenta un’opportunità per valutare il cammino percorso e delineare gli obiettivi futuri, a cinquant’anni dall’entrata in vigore della legge 405 del 1975.
“Questa legge ha gettato le basi per i Consultori familiari come servizi pubblici essenziali,” ha dichiarato l’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi. “Oggi possiamo affermare che i Consultori non solo rispondono ai bisogni delle donne, ma sono anche un esempio di come si possa ascoltare e attivare una rete di supporto socioculturale attorno al cittadino.”
Nel corso della giornata, autorità locali, professionisti del settore sanitario e rappresentanti delle associazioni di volontariato si riuniscono per discutere sulle esperienze passate e sui progetti futuri dei Consultori. L’assessora al Welfare, Isabella Conti, ha sottolineato come “l’Emilia-Romagna si confermi un modello nella promozione della salute e del benessere, evidenziando la sinergia tra i vari servizi offerti.”
È essenziale riconoscere anche l’importante contributo delle professioniste e dei professionisti che operano nei Consultori. Come affermato da Gessica Allegni, assessora alle Pari opportunità: “Il nostro sistema è forte grazie all’impegno di chi lavora quotidianamente per fornire supporto e informazione. I consultori rappresentano un esempio di collaborazione tra diversi settori ed enti, creando una rete a beneficio della comunità.”
Gli assessori hanno anche messo in evidenza come i Consultori si siano adattati nel tempo, rispondendo a nuove esigenze e richieste da parte della popolazione. “Questi servizi hanno saputo evolversi, meritandosi la fiducia dei cittadini, diventando punti di riferimento per molte famiglie,” hanno aggiunto. Questo approccio olistico ha portato a riconoscere i Consultori come un modello per il DM77 del 2022, che promuove un’integrazione più effettiva delle cure sul territorio.
Il Futuro dei Consultori Familiari: Innovazioni e Sostenibilità
Guardando al futuro, la Regione Emilia-Romagna si impegna a sostenere e mantenere alta la qualità dei Consultori, rinnovando le politiche per garantire un servizio sempre più efficiente e accessibile. “In un momento di grande cambiamento e sfide per il settore, dobbiamo preservare questa eccellenza che rappresenta un pilastro del welfare,” hanno dichiarato in coro gli assessori.
I Consultori, nati come risposta a istanze del movimento femminista e sociale, sono riusciti a adattarsi ai cambiamenti demografici e alle necessità emergenti delle famiglie. Con l’introduzione di nuovi servizi e competenze, i Consultori affrontano le sfide moderne con una visione lungimirante, cercando sempre di essere un punto di riferimento rassicurante per la comunità.
Infine, è importante menzionare come i risultati e le testimonianze emerse durante il convegno stiano anche attirando l’attenzione di altre regioni, pronte a rivedere e implementare modelli simili. “L’emilia-Romagna può e deve diventare un benchmark,” conclude Fabi. “Stiamo parlando di salute e diritti, temi che devono rimanere al centro delle politiche pubbliche.”
– Foto regione Emilia Romagna – (ITALPRESS)
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