Emilia-Romagna guida l’Europa nelle tecnologie spaziali: Bologna ospiterà il Simposio Nereus 2026.
BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Emilia-Romagna si conferma come un protagonista europeo nella promozione delle tecnologie spaziali con la Data Valley che si prepara a ospitare un importante evento internazionale. Il Tecnopolo Dama di Bologna accoglierà la quinta edizione del Simposio Nereus, in programma per il 22-23 ottobre 2024. L’evento avrà come tema centrale ‘Space in Emilia-Romagna, Data Valleys and AI Factories for the progress of Earth Sciences and Services’, un’occasione di riflessione sulle opportunità offerte dalle tecnologie spaziali per il progresso delle scienze e dei servizi legati alla Terra.
Il Simposio Nereus: Un’importante piattaforma di dialogo
Organizzato dalla Rete Nereus, che include istituzioni regionali di tutta Europa, il simposio mira a promuovere l’utilizzo delle tecnologie spaziali per lo sviluppo economico e sociale dei territori partecipanti. La decisione di svolgere l’evento a Bologna è stata comunicata recentemente durante l’edizione 2025 che si è tenuta a Ponta Delgada, nelle Azzorre, e rappresenta un riconoscimento significativo per l’ecosistema aerospaziale dell’Emilia-Romagna.
Secondo il presidente della Regione, Michele de Pascale, e il vicepresidente Vincenzo Colla, questa iniziativa è una straordinaria opportunità di visibilità per il territorio: “La scelta del Dama non è casuale. Questo centro di eccellenza è all’avanguardia nel campo del supercalcolo, Big Data e Intelligenza Artificiale, elementi chiave della Data Valley emiliano-romagnola.”
Investimenti e Collaborazioni per il Futuro
Negli ultimi anni, la Regione Emilia-Romagna ha investito notevolmente nel settore aerospaziale a vari livelli, rendendo la partecipazione a reti come Nereus fondamentale per stabilire contatti con gli ecosistemi più avanzati a livello europeo e per migliorare le politiche regionali. De Pascale e Colla affermano: “La nostra regione ha bisogno di sviluppare un ecosistema che unisca istituzioni, imprese, università e centri di ricerca, per promuovere un modello di sviluppo economico sostenibile fondato sulla ricerca e sulle competenze.”
