Enel: ricavi a 59,7 miliardi nei primi 9 mesi, +3,6% crescita costante
Il Consiglio di Amministrazione di Enel ha approvato il resoconto intermedio al 30 settembre 2025, evidenziando una solida situazione patrimoniale e finanziaria che consente la distribuzione di un acconto sul dividendo di 0,23 euro per azione, con pagamento dal 21 gennaio 2026. Nei primi nove mesi del 2025, i ricavi sono cresciuti del 3,6% rispetto al 2024, soprattutto grazie all’aumento nella Generazione Termoelettrica e Trading. L’EBITDA ordinario si è leggermente ridotto (-1,1%), ma al netto delle variazioni di perimetro è aumentato dello 0,9%, con risultati positivi in America Latina ed Europa. Il risultato operativo è diminuito del 14,2%, influenzato da ammortamenti e adeguamenti legati a impianti rinnovabili.
Enel approva i risultati preliminari al 30 settembre 2025 e annuncia l’acconto sul dividendo
Il Consiglio di Amministrazione di Enel ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2025, insieme al prospetto contabile riferito alla stessa data. La società ha confermato una situazione patrimoniale, economica e finanziaria solida, che permette la distribuzione di un acconto sul dividendo per l’esercizio 2025 pari a 0,23 euro per azione, con pagamento previsto a partire dal 21 gennaio 2026. Nei primi nove mesi del 2025, i ricavi sono stati pari a 59.702 milioni di euro, registrando un incremento di 2.068 milioni di euro (+3,6%) rispetto allo stesso periodo del 2024.
L’aumento del fatturato deriva principalmente dalla crescita dei ricavi nelle aree di Generazione Termoelettrica e Trading, grazie alla vendita di commodity nel mercato all’ingrosso caratterizzato da prezzi medi in aumento rispetto all’anno precedente. L’EBITDA ordinario nel periodo considerato si attesta a 17.262 milioni di euro, con una lieve diminuzione di 187 milioni di euro (-1,1%) rispetto ai primi nove mesi del 2024. Escludendo le variazioni di perimetro dovute soprattutto alla cessione di attività in Perù, l’EBITDA ordinario cresce di 153 milioni di euro (+0,9%), supportato da risultati positivi in Spagna e Colombia che hanno compensato la riduzione in Italia.
Nel complesso, in America Latina la buona performance operativa ha bilanciato l’impatto negativo del cambio valuta, pari a circa 332 milioni di euro. Enel Grids ha registrato un EBITDA ordinario di 6.529 milioni di euro, con un incremento di 319 milioni di euro rispetto al 2024. Al netto delle variazioni di perimetro dovute alla cessione delle attività peruviane, il contributo di Enel Grids all’EBITDA ordinario del Gruppo è cresciuto di 499 milioni di euro, grazie soprattutto all’accelerazione degli investimenti avviata nel 2023, che ha più che compensato l’andamento sfavorevole dei tassi di cambio nell’area latinoamericana.
Il risultato operativo (EBIT) si attesta a 10.924 milioni di euro, in calo di 1.804 milioni di euro (-14,2%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale decremento è attribuibile principalmente ai risultati della gestione operativa, ai maggiori ammortamenti delle attività materiali e immateriali relativi agli impianti entrati in esercizio e ai significativi adeguamenti di valore, in particolare su alcuni impianti rinnovabili negli Stati Uniti e in Cile. Questi fattori hanno superato l’effetto positivo derivante dalla riduzione delle svalutazioni di crediti.
Enel presenta i risultati al 30 settembre 2025: crescita dei ricavi e variazioni nel margine operativo
Il Consiglio di Amministrazione di Enel ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2025, evidenziando una solida posizione patrimoniale, economica e finanziaria che consente la distribuzione di un acconto sul dividendo per l’esercizio 2025 pari a 0,23 euro per azione. Tale dividendo verrà corrisposto a partire dal 21 gennaio 2026. Nei primi nove mesi dell’anno, i ricavi hanno raggiunto 59.702 milioni di euro, registrando un incremento di 2.068 milioni di euro, equivalente a una crescita del 3,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’aumento dei ricavi è stato trainato principalmente dalle attività di Generazione Termoelettrica e Trading, grazie alla vendita di commodity sul mercato wholesale, caratterizzato da prezzi medi più elevati rispetto al 2024. Il margine operativo lordo ordinario (EBITDA ordinario) si è attestato a 17.262 milioni di euro, segnando una lieve flessione dell’1,1% (-187 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Escludendo le variazioni di perimetro, dovute in particolare alla cessione delle attività di distribuzione e generazione in Perù, l’EBITDA ordinario mostra invece una crescita dello 0,9%, grazie soprattutto ai buoni risultati conseguiti in Spagna e Colombia, che hanno più che compensato la contrazione dei margini in Italia.
In America Latina, l’andamento operativo positivo ha controbilanciato l’impatto sfavorevole dei cambi valutari, che ha inciso per circa 332 milioni di euro. Il segmento Enel Grids ha registrato un margine operativo lordo ordinario di 6.529 milioni di euro, con un aumento di 319 milioni rispetto al periodo analogo del 2024. Considerando l’effetto delle cessioni in Perù avvenute nel 2024, il contributo di Enel Grids all’EBITDA del Gruppo è cresciuto di 499 milioni, risultato principalmente legato all’accelerazione degli investimenti intrapresa dal 2023.
Il risultato operativo (EBIT) si è attestato a 10.924 milioni di euro, in calo del 14,2% (-1.804 milioni di euro) rispetto ai nove mesi dell’anno precedente. Tale riduzione è attribuibile a diversi fattori, tra cui l’andamento della gestione operativa, l’aumento degli ammortamenti di asset materiali e immateriali associati ai nuovi impianti entrati in funzione e gli adeguamenti di valore su alcuni impianti rinnovabili negli Stati Uniti e in Cile. Questi elementi hanno comunque bilanciato la riduzione delle svalutazioni sui crediti registrata nel periodo.
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