Ex Ilva: Urso promette impegno per la ripresa delle attività nel sito industriale.

Ex Ilva: Urso promette impegno per la ripresa delle attività nel sito industriale.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha evidenziato la necessità di un...

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha evidenziato la necessità di un accordo di programma per la decarbonizzazione del sito siderurgico di Taranto, simile a quanto già avviato in altre località. La decisione della Procura rappresenta una minaccia per la sostenibilità economica e per l’occupazione, costringendo a rivedere il piano di transizione e a ricorrere alla cassa integrazione. Urso ha enfatizzato l’importanza di ricevere autorizzazioni ambientali e di garantire il funzionamento dello stabilimento, sottolineando la volontà del governo di promuovere la produzione di acciaio verde in Italia.

Decarbonizzazione e Riconversione del Sito di Taranto: Le Iniziative del Governo

ROMA (ITALPRESS) – La scorsa settimana, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha discusso con il presidente della Regione Puglia l’importanza di firmare un accordo di programma per la totale decarbonizzazione del sito di Taranto. Questa iniziativa si ispira a progetti simili già avviati a Piombino e Terni. La recentissima decisione della Procura rappresenta una minaccia per il processo di riconversione ecologica dell’impianto siderurgico, influenzando sia la sostenibilità economica dello stabilimento sia il dialogo con le aziende coinvolte nella gara. Tali aziende si trovano ad affrontare condizioni mutate, che mettono a rischio anche diversi posti di lavoro, impattando l’intera filiera e l’indotto.

In questo contesto, è stato necessario rivedere il piano di transizione, comportando il ricorso alla cassa integrazione. È essenziale sottolineare che non ci sono stati infortuni a seguito dell’incidente all’altoforno 1. L’attenzione ora è rivolta a prendere decisioni rapide e concrete per garantire la sostenibilità del sito e la sicurezza dei lavoratori.

Attualmente, non è ancora stata ricevuta l’autorizzazione per procedere con il colaggio dei fusi, un’attività ritenuta impossibile nelle circostanze attuali. Il governo si impegna a esplorare tutte le opzioni per ripristinare le operazioni nel sito siderurgico attraverso l’implementazione di tre forni elettrici. L’obiettivo è posizionare l’Italia come il primo paese europeo a produrre esclusivamente acciaio verde, con un alto standard di protezione ambientale e della salute pubblica.

Per raggiungere questi traguardi, sono necessarie tre condizioni fondamentali. Prima di tutto, è cruciale ottenere rapidamente un’autorizzazione ambientale integrale che assicuri la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini, mantenendo la sostenibilità economica. In secondo luogo, l’impegno delle autorità per le autorizzazioni relative alla nave rigassificatrice è imprescindibile. Infine, è essenziale preservare attività produttive nello stabilimento per garantire un livello di produzione adeguato. Questi aspetti devono essere affrontati in modo collaborativo e istituzionale per portare avanti il negoziato con successo.

Accordo per la Decarbonizzazione del Sito di Taranto

ROMA (ITALPRESS) – La scorsa settimana, ho già discusso con il presidente della Regione Puglia la necessità di stipulare un accordo di programma per garantire la completa decarbonizzazione del sito di Taranto. Questo processo è già in atto a Piombino e Terni. La recente decisione della Procura mette in pericolo il percorso di riconversione ambientale dell’impianto siderurgico, toccando sia la sostenibilità economica dello stabilimento sia le negoziazioni in corso con le aziende che hanno partecipato alla gara, che si trovano ora in condizioni diverse rispetto a quanto inizialmente prospettato. Inoltre, gli impatti occupazionali diretti e indiretti coinvolgono anche le imprese della filiera e dell’indotto.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha espresso preoccupazione durante il question time alla Camera riguardo all’ex Ilva. Fino ad oggi non è ancora arrivata l’autorizzazione per procedere al colaggio dei fusi, ma qualsiasi attività in questo senso risulta impossibile. Il governo è determinato a esplorare tutte le strade possibili per garantire la ripartenza del sito siderurgico, puntando su tre forni elettrici. L’obiettivo finale è rendere l’Italia il primo paese europeo a produrre solo acciaio green, diventando anche un modello per la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini.

Per raggiungere questi obiettivi, sono necessarie tre condizioni preliminari. La prima consiste nel rilascio tempestivo di un’autorizzazione integrale ambientale che assicuri la piena tutela dell’ambiente e della salute, rendendola anche economicamente sostenibile. La seconda è l’impegno delle autorità competenti nel concedere le autorizzazioni per la nave rigassificatrice, che dovrà fornire gli impianti e alimentare i forni elettrici.

Infine, il mantenimento dell’attività dello stabilimento è essenziale per garantire un livello produttivo adeguato. La soddisfazione di queste tre condizioni risulta cruciale per il successo del negoziato e necessita di una collaborazione istituzionale solida e leale.

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