Falsi miti sulle scadenze: Andrea Segrè svela la verità su yogurt e tonno.
Date di scadenza? Falsi miti da sfatare su yogurt e tonno
La questione delle date di scadenza è un tema che ricorre spesso nei dibattiti sulla sicurezza alimentare e sullo spreco di cibo. Andrea Segrè, professore di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari e noto “prof antisprechi”, ha dedicato la sua carriera a sensibilizzare il pubblico sull’argomento. Ecco un’analisi delle comuni credenze riguardanti le date di scadenza di alcuni alimenti, come yogurt e tonno, e i consigli utili per evitarne lo spreco.
Cosa significano realmente le date di scadenza?
Le date di scadenza non sono sempre sinonimo di pericolo immediato. È essenziale differenziare tra “da consumarsi entro” e “consumare preferibilmente entro”. La prima indica un limite oltre il quale il prodotto non deve essere consumato, mentre la seconda è più una raccomandazione per garantire il miglior sapore e qualità.
Il Ministero della Salute italiano chiarisce che “la sicurezza alimentare deve essere sempre la priorità, ma una corretta interpretazione delle date di scadenza può contribuire a ridurre il problema dello spreco alimentare”. Secondo l’Osservatorio sulla Dispersione Alimentare, in Italia si sprecano circa 20 kg di cibo a persona all’anno, di cui una buona parte è rappresentata da alimenti ancora sicuri da consumare.
Yogurt: quando è davvero scaduto?
Molti pensano che lo yogurt scaduto sia da buttare immediatamente. Segrè sottolinea che “lo yogurt può mantenere la sua sicurezza e qualità anche giorni, se non settimane, dopo la data di scadenza”. Grazie ai suoi acidi e alla presenza di probiotici, lo yogurt ha una data di scadenza flessibile.
Una ricerca dell’Università di Bologna ha evidenziato che, in laboratorio, campioni di yogurt sono stati testati anche dopo un mese dalla scadenza, mostrando solo lievi alterazioni. La chiave è sempre il buon senso: un’ispezione visiva e un controllo olfattivo possono aiutare a capire se il prodotto è ancora consumabile.
Tonno in scatola: un alimento durevole
Il tonno in scatola è un altro esempio di alimento spesso sprecato per paura della data di scadenza. Andrea Segrè afferma: “Il tonno in scatola, se conservato correttamente, può rimanere commestibile anche diversi anni oltre la data di scadenza”. Questo è possibile grazie alla conservazione sott’olio o in acqua che impedisce la proliferazione di microorganismi.
La Federazione Italiana Pubblici Esercizi rende noto che “il tonno, una volta aperto, deve essere conservato in frigo e consumato entro pochi giorni, indipendentemente dalla sua scadenza”. Quindi, l’importante è sempre seguire le giuste modalità di conservazione e utilizzo.
Consigli per evitare lo spreco alimentare
Ecco alcuni consigli pratici per ridurre lo spreco alimentare, seguendo le indicazioni di esperti come Andrea Segrè:
Controlla visivamente i prodotti: Gusto e odore possono indicarci se un alimento è ancora buono, anche se è oltre la data di scadenza.
Sapienza culinaria: Sperimenta ricette che utilizzano prodotti in scadenza, come frutta e verdura, per realizzare smoothie o zuppe.
Acquista consapevolmente: Informa te stesso sulle date di scadenza e compra solo ciò che pensi di poter consumare in tempo.
Conservazione corretta: Assicurati di riporre gli alimenti nelle condizioni ottimali. Per esempio, il tonno aperto deve essere trasferito in un contenitore ermetico e conservato in frigo.
Educazione al consumo: Partecipa a corsi o eventi sul tema della sostenibilità e del consumo consapevole per aumentare la tua consapevolezza e la tua responsabilità alimentare.
Chi ha la parola decisiva nel contrasto allo spreco?
Alcuni personaggi pubblici si sono fatti portatori di messaggi contro lo spreco alimentare. Il famoso chef Antonino Cannavacciuolo ha dichiarato: “Ogni giorno abbiamo la possibilità di fare scelte consapevoli. Anche un piccolo gesto può contribuire a ridurre lo spreco”.
Inoltre, l’Unione Europea ha avviato iniziative per combattere lo spreco alimentare, con campagne di informazione e legislazione mirata. La Commissione Europea sostiene che “ridurre il cibo sprecato è una delle chiavi per raggiungere obiettivi di sostenibilità a lungo termine e migliorare la sicurezza alimentare globale”.
Fonti ufficiali
- Ministero della Salute: Linee guida sulla Sicurezza Alimentare
- Università di Bologna: Studi sulla conservazione degli alimenti
- Federazione Italiana Pubblici Esercizi: Normative e indicazioni su cibi in scatola
- Osservatorio sulla Dispersione Alimentare: Rapporto annuale
Attraverso un’informazione corretta e comportamenti consapevoli, possiamo contribuire a ridurre il numero di alimenti sprecati, migliorando così la sostenibilità e la sicurezza alimentare per tutti.
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