Fed USA: tassi ridotti dello 0,25%, altre due diminuzioni previste in arrivo.

Fed USA: tassi ridotti dello 0,25%, altre due diminuzioni previste in arrivo.

Fed USA: tassi ridotti dello 0,25%, altre due diminuzioni previste in arrivo.

Il 1° dicembre 2020, la Federal Reserve ha annunciato un taglio dei tassi d’interesse dello 0,25%, portandoli tra il 4% e il 4,25%. Questa decisione, sostenuta da 11 membri della Fed e contrastata da Stephen Miran, si inserisce in un contesto economico complesso, caratterizzato da una crescita del PIL fissata all’1,6% e un’inflazione in salita al 2,9%. I dati recenti mostrano una netta mancanza di posti di lavoro, rendendo la situazione ancora più critica. Jerome Powell ha sottolineato che i tassi sono lontani dal “tasso neutrale,” lasciando aperta la possibilità di ulteriori riduzioni nel 2025.

Riduzione dei Tassi da Parte della Federal Reserve: Un Passo Atteso

MILANO (ITALPRESS) – La Federal Reserve ha deciso di abbattere i tassi di interesse dello 0,25%, portandoli in un intervallo tra il 4% e il 4,25%. La votazione ha visto 11 membri a favore e uno contrario: Stephen Miran, consigliere economico del Presidente recentemente confermato dal Senato, il quale avrebbe preferito una riduzione più incisiva dello 0,5%. Questa misura segna l’inizio di un ciclo di tagli previsti per il 2025, con ulteriori diminuzioni di 0,25% in programma entro la fine dell’anno. Le proiezioni della Fed indicano una crescita moderata con un PIL stimato all’1,6% e un’inflazione che si attesta al 3%.

I dati attuali evidenziano una fase delicata per l’economia. Il 9 settembre, infatti, sono emerse notizie sui posti di lavoro: tra marzo 2024 e marzo 2025 si sono registrati 911mila posti in meno rispetto alle aspettative iniziali. Inoltre, le statistiche mensili sulle assunzioni mostrano una tendenza al ribasso, con una curva che continua a inclinarsi negativamente. Tale debolezza potrebbe giustificare un intervento più deciso sui tassi, ma l’inflazione ha fatto un ingresso prepotente, toccando un massimo del 2,9% a settembre e rappresentando un netto incremento rispetto al 2,3% di aprile.

In questo contesto, la scelta della Federal Reserve diventa chiara: un taglio dello 0,25% potrebbe non bastare a stimolare sufficientemente la domanda interna. La Fed ha optato per un intervento moderato, ma significativo. Come sottolineato dal presidente Jerome Powell, i tassi sono ancora lontani dal “tasso neutrale”, che alcuni esperti indicano intorno al 3%, mentre altri membri più prudenti lo valutano a 3,5% o oltre. Questo lascia presagire possibilità di ulteriori riduzioni nei mesi a venire.

(Foto IPA Agency)
(ITALPRESS)

Riduzione dei Tassi della Federal Reserve: Un Passo Cauto verso la Stabilità Economica

MILANO (ITALPRESS) – La Federal Reserve ha deciso di ridurre i tassi di interesse dello 0,25%, portandoli nell’intervallo tra il 4% e il 4,25%. Questa scelta è stata approvata da 11 membri del comitato, mentre un unico voto contrario è stato espresso da Stephen Miran, un economista vicino a Donald Trump, che avrebbe preferito una diminuzione più consistente dello 0,5%. Questo rappresenta il primo intervento di un 2025 in cui si prevede l’adozione di ulteriori abbassamenti dello stesso valore entro la fine dell’anno. Le proiezioni attuali della Fed indicano un rallentamento nel mercato del lavoro, con un tasso di crescita del Pil fissato all’1,6% e un’inflazione stimata al 3%.

I dati recenti evidenziano la fragilità della situazione economica. Il 9 settembre, i report sull’occupazione tra marzo 2024 e marzo 2025 hanno indicato una perdita di 911mila posti di lavoro rispetto alle previsioni iniziali. Inoltre, le stime delle assunzioni mensili mostrano un trend sempre più negativo, con un marcato declino. Questo scenario giustificherebbe una riduzione dei tassi più decisa, ma l’inflazione ha registrato un potente picco a settembre, raggiungendo il 2,9%, un notevole incremento se confrontato con il 2,3% di aprile.

La posizione della Fed appare dunque chiara: un abbassamento dello 0,25% non è sufficiente a stimolare la domanda interna in modo significativo. Nonostante questa scelta moderata, come evidenziato dallo stesso Jerome Powell, i tassi attuali sono ancora distanti dal “tasso neutrale”, che potrebbe collocarsi intorno al 3% secondo previsioni ottimistiche, sebbene membri più cauti della Fed parlino di un valore superiore, fino al 3,5% o oltre. Ciò lascia aperta la possibilità di ulteriori tagli nel corso dell’anno.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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