Federmanager 80 anni, Quercioli: serve piano da 10 mld e fiscalità più equa

Federmanager 80 anni, Quercioli: serve piano da 10 mld e fiscalità più equa

Federmanager 80 anni, Quercioli: serve piano da 10 mld e fiscalità più equa

Federmanager, in occasione dei suoi 80 anni, ha lanciato un appello al Governo per un piano straordinario volto a managerializzare 20mila Pmi italiane entro dieci anni, raddoppiando così il numero di imprese competitive a livello globale. La federazione propone un programma decennale di politica industriale da 10 miliardi di euro per sostenere questa trasformazione, puntando su figure manageriali innovative. Durante l’assemblea nazionale a Roma sono emerse richieste di una fiscalità più equa, investimenti stabili e riforme per la previdenza e il welfare aziendale. La manifestazione ha celebrato le eccellenze del Made in Italy attraverso una mostra dedicata a imprese e manager che contribuiscono allo sviluppo industriale.

Federmanager propone un piano decennale per potenziare la managerialità nelle PMI italiane

Roma – Nell’ambito dell’Assemblea nazionale federale “Orizzonti industriali – l’Italia che produce il futuro”, Federmanager ha presentato la richiesta di un Piano straordinario volto a inserire figure manageriali innovative in 20mila PMI italiane entro i prossimi dieci anni. L’obiettivo è raddoppiare il numero di imprese capaci di competere efficacemente nei mercati globali e di sostenere l’intera filiera nazionale. Per realizzare questo ambizioso programma, Federmanager invita il Governo a mettere a disposizione un fondo da 10 miliardi di euro, distribuiti nel corso di un decennio.

Il presidente Valter Quercioli ha evidenziato come solo il 5% delle imprese italiane attualmente traini il sistema industriale verso livelli di eccellenza riconosciuti a livello internazionale. Il rafforzamento di un ulteriore 5% rappresenterebbe quindi la via da seguire per consolidare la posizione dell’Italia nel panorama economico mondiale. Questo processo richiede un impegno continuo e stabile in termini di investimenti e una politica industriale chiara, che garantisca fiducia e sostenibilità economica, sociale e ambientale.

Tra le richieste avanzate da Federmanager al Governo spiccano una fiscalità più equa che riconosca il merito e non penalizzi chi crea valore, la lotta efficace a evasione ed elusione fiscale, e meccanismi di premialità per chi rispetta i propri doveri fiscali. Parallelamente, il sostegno alla previdenza complementare e alla sanità integrativa, nonché la promozione del welfare aziendale e il miglioramento delle condizioni per la formazione continua, figurano tra le priorità da affrontare già nella Legge di Bilancio 2026.

L’evento ha inoltre ospitato l’inaugurazione di una mostra dedicata alle eccellenze industriali italiane che, con il contributo di 25 grandi imprese, ha voluto celebrare il ruolo cruciale della managerialità nel progresso del Made in Italy. Aziende come Ferrari, Enel, Pirelli e Leonardo hanno evidenziato come una partnership solida tra una dirigenza competente e un tessuto imprenditoriale vivace costituisca la chiave per la crescita futura del Paese.

Federmanager: proposta per raddoppiare le Pmi italiane competitve con un piano industriale da 10 miliardi

ROMA (ITALPRESS) – Federmanager lancia un appello al Governo per l’adozione di un Piano straordinario che consenta di managerializzare 20mila Pmi italiane entro i prossimi dieci anni, con l’obiettivo di raddoppiare il numero di imprese capaci di competere efficacemente a livello globale e trainare l’intero sistema produttivo nazionale. Per realizzare questo ambizioso progetto serve un programma di politica industriale dotato di un investimento complessivo di 10 miliardi di euro, distribuiti con una media di 1 miliardo all’anno. Le figure manageriali qualificate e innovative ricopriranno così un ruolo chiave nell’assicurare la competitività del settore industriale italiano nei mercati internazionali. La proposta è stata illustrata da Valter Quercioli, presidente di Federmanager, durante l’Assemblea nazionale federale dal titolo “Orizzonti industriali – l’Italia che produce il futuro”, svoltasi a Roma in occasione degli 80 anni della Federazione.

Durante l’evento, a cui hanno partecipato importanti esponenti del Governo e del mondo istituzionale, si è discusso approfonditamente della politica industriale nazionale, del ruolo strategico del Mezzogiorno e della necessità di valorizzare il dialogo intergenerazionale e il merito, oltre a promuovere l’inclusione sociale. Secondo Quercioli, oggi solo il 5% delle imprese italiane guida l’eccellenza a livello mondiale, mostrandosi competitiva su scala internazionale, un segnale chiaro che orienta a investire sulle prossime 20mila imprese da managerializzare per incrementare questa quota al 10%.

Per arrivare a tali traguardi, il presidente insiste sulla necessità di un programma industriale pluriennale con obiettivi precisi di sviluppo sostenibile e una stabilità negli investimenti tale da restituire fiducia all’intero sistema produttivo. Fondamentale è anche una revisione della fiscalità, rendendola più equa e atta a valorizzare chi contribuisce concretamente all’economia del Paese. La progressività fiscale deve essere giusta, evitando che pochi soggetti paghino la maggior parte delle imposte, ma non dovrebbe mai sfociare in un carico eccessivo e sbilanciato.

Alla luce delle sfide attuali, Federmanager chiede al Governo di agire su tre fronti principali già nella legge di bilancio 2026: potenziare la previdenza complementare e la sanità integrativa, introducendo limiti più elevati di deducibilità fiscale; sostenere misure fiscali per il welfare aziendale; infine, restituire il prelievo forzoso ai Fondi interprofessionali per la formazione continua. Inoltre, si auspica un sistema pensionistico che garantisca una perequazione equa senza penalizzazioni per il management in pensione, mantenendo una chiara separazione contabile tra previdenza e assistenza. La celebrazione degli 80 anni di Federmanager ha rappresentato non solo un momento di riflessione, ma anche l’occasione per esporre l’eccellenza industriale italiana attraverso una mostra patrocinata da alcune fra le più note aziende del Made in Italy, valorizzando così il contributo decisivo della managerialità e dell’industria allo sviluppo nazionale.

Non perderti tutte le notizie di economia su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *