Fonti Rinnovabili a Priolo: Strumenti per un Futuro Sostenibile

Nuova Legge Regionale per le Energie Rinnovabili in Emilia-Romagna
Un Incontro Cruciale nella Commissione Ambiente
BOLOGNA (ITALPRESS) – Durante la recente commissione presieduta da Paolo Burani, l’Assessora Irene Priolo ha presentato le linee guida per una nuova legge regionale dedicata alla pianificazione energetica. Secondo Priolo, l’obiettivo è integrare gli obblighi nazionali con un approccio partecipato, mirando a fornire strumenti efficaci, specialmente per i comuni più piccoli. “Spero che questo percorso possa non solo chiarire i diversi interessi in gioco, ma anche migliorare la risoluzione dei conflitti sociali che spesso accompagnano tali questioni”, ha affermato Priolo.
La Situazione Energetica Attuale
Nel corso della discussione, il focus si è spostato sulla situazione attuale della regione, che, secondo l’Assessora, mostra un grande gap: “Dei 6.3 GW previsti dalla normativa nazionale entro il 2030, mancano all’appello 4.8 GW”. Tuttavia, Priolo ha anche sottolineato che l’Emilia-Romagna sta facendo progressi significativi nel recepire le normative nazionali. La regione, infatti, è tra le prime a adottare misure efficaci, aprendosi anche all’analisi delle esperienze di altre aree.
Un Futuro Sostenibile tra Rinnovabili e Fonti Fossili
Nonostante il forte aumento delle fonti rinnovabili, soprattutto nel settore del fotovoltaico, il mix energetico della regione resta ancora dominato dalle fonti fossili. Priolo ha dichiarato: “È fondamentale trasformare questo scenario entro il 2030. Confido che gli obiettivi futuri possano essere aggiornati”. La questione delle autorizzazioni, comprese quelle nazionali, regionali e comunali, è emersa come cruciale. “Servono norme chiare per semplificare le procedure, soprattutto per i comuni più piccoli”, ha aggiunto l’Assessora.
Il Gap Energetico e le Aree Idonee
“I numeri parlano chiaro: oltre agli impianti già in esercizio, considerando anche quelli autorizzati e pendenti, il gap energetico scende a 2.6 GW. È frutto di un lavoro collettivo svolto negli ultimi anni”, ha spiegato Priolo. La legge mira a semplificare le autorizzazioni e a identificare aree idonee per nuovi impianti, preferibilmente vicino a infrastrutture esistenti come autostrade e strade ferrate. Durante il dibattito, Francesco Sassone (FdI) ha chiesto chiarimenti sulla connessione tra la legge e gli strumenti di pianificazione territoriale già in vigore, mentre Nicola Marcello ha sottolineato l’importanza di estendere l’uso di tali aree anche alle reti ferroviarie.
Un Approccio Partecipato e Trasparente
Simona Larghetti (Avs) ha comentato che la nuova legge potrebbe “riscrivere le regole del gioco”, sottolineando l’importanza di un Piano energetico regionale chiaro e trasparente. “Un dialogo aperto con i cittadini è essenziale”, ha ribadito. Daniele Valbonesi (Pd), si è espresso sul gap esistente rispetto agli obiettivi governativi, dichiarando: “Dobbiamo capire che un impianto fotovoltaico impatta meno sul territorio rispetto a molte altre opere infrastrutturali”.
Incentivare Percorsi Virtuosi
Vincenzo Paldino (Civici con de Pascale) ha evidenziato la necessità di promuovere approcci sostenibili e di allontanare impianti volti solo al guadagno speculativo. Fabrizio Castellari (Pd) ha espresso fiducia nel futuro della legge, sottolineando la storica capacità della regione di combinare innovazione e produttività.
La Visibilità e la Mitigazione degli Impatti
Ludovica Carla Ferrari (Pd) ha posto l’accento sull’importanza di rappresentare in modo corretto l’impatto del fotovoltaico sul territorio, smontando così le “fake news” circolate sul tema. Ha chiesto di implementare meccanismi di mitigazione visiva per gli impianti e ha apprezzato il fatto che non siano stati sollevati dubbi infondati sulla questione.
Le Prossime Fasi
In una risposta finale, Priolo ha confermato la necessità di rivedere la legge regionale urbanistica, puntando su un approccio che faciliti l’operato dei comuni. Ha assicurato che il testo finale della legge integrerà un Piano energetico regionale e sarà frutto di un lavoro coordinato con ANCI e altri stakeholder.
Fonti Ufficiali
- Assessora Irene Priolo, Commissione Territorio e Ambiente
- Documentazione dell’ANCI
Con queste nuove iniziative, l’Emilia-Romagna si prepara a diventare un modello di sostenibilità per il resto d’Italia, cercando un equilibrio tra sviluppo energetico e tutela del territorio.
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