Francesca Albanese e l’Italia: duello all’Onu su accuse di parzialità e giustizia internazionale.
Scintille alle Nazioni Unite: Albanese denuncia il genocidio a Gaza
di Stefano Vaccara
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – È stata una giornata infuocata al Palazzo di Vetro, dove si è tenuta la presentazione del rapporto della Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati, Francesca Albanese. La giurista italiana ha lanciato gravi accuse, denunciando un “sistema internazionale di complicità” nel genocidio di Gaza. Collegata in video da Città del Capo a causa delle sanzioni statunitensi, Albanese ha affrontato critiche non solo da Israele e Stati Uniti, ma anche dall’Italia.
L’Italia risponde a Albanese: attacchi frontali e accuse di parzialità
Durante la discussione, il Rappresentante Permanente d’Italia all’ONU, Maurizio Massari, ha affermato che il rapporto della Relatrice è “del tutto privo di credibilità e imparzialità”. Massari ha messo in dubbio l’adeguatezza dell’approccio di Albanese, sostenendo che il contenuto del documento supera il mandato specifico della Relatrice. Il diplomatico ha richiamato l’attenzione sul codice di condotta delle procedure speciali dell’ONU, che impone a chi detiene tali incarichi di non lasciare che le opinioni personali compromettano la missione.
Massari ha sottolineato: “Ci sono ampie prove pubbliche che dimostrano come la signora Albanese non possa essere considerata imparziale”. Si è poi rivolto direttamente a lei con domande incisive: “Crede davvero che questo rapporto e questo dibattito contribuiscano a raggiungere una pace duratura nella regione o a alleviare le sofferenze dei civili? Non sarebbe un tragico paradosso se l’ONU venisse percepita come un ostacolo alla pace invece che un suo promotore?”. Questo scambio acceso ha acceso un clima di confronto politico e diplomatico significativo.
Rispondendo a queste accuse, Albanese ha difeso il suo punto di vista, affermando che l’intervento dell’ambasciatore Massari dimostra “un livello di immaturità politica” senza pari. Ha trovato “grottesco” l’atteggiamento dell’Italia, accusandola di violare il diritto internazionale fornendo armi a Israele, nonostante le attestazioni della Corte Internazionale di Giustizia sul rischio di genocidio. La Relatrice ha invitato il governo Italiano a rispondere alle richieste dei cittadini che chiedono di non essere complici di tale situazione.
Durante il suo intervento, Albanese ha ribadito che il genocidio a Gaza è parte di un “sistema internazionale di complicità”. Ha chiesto agli Stati di interrompere qualsiasi legame militare, economico e diplomatico con Israele fino a quando non cesseranno le violazioni dei diritti umani. Ha anche denunciato la “strumentalizzazione degli aiuti umanitari” e il declino del ruolo delle Nazioni Unite a Gaza, esprimendo preoccupazione per la situazione attuale.
Alla domanda di Italpress circa la difesa ricevuta dal Segretario Generale Antonio Guterres, Albanese ha risposto con un secco “no comment”, lasciando intendere che non si è sentita adeguatamente sostenuta. La polemica ha ulteriormente inasprito il clima già teso, con l’ambasciatore israeliano Danny Danon che ha etichettato Albanese come “una strega che diffonde odio”, scatenando reazioni indignate tra i presenti.
Nonostante le pesanti critiche e il crescente isolamento politico, la Relatrice ha concluso il suo intervento affermando: “Non si tratta di un’opinione, è diritto internazionale. Gli Stati che continuano a sostenere Israele militarmente rischiano di diventare complici di crimini internazionali”. Queste affermazioni gettano luce su un dibattito cruciale che continuará a suscitare accesi confronti e riflessioni a livello globale.
In un contesto così complesso, è fondamentale che l’opinione pubblica rimanga informata su questi sviluppi, poiché le decisioni prese in tali sedi potrebbero influenzare in modo significativo il futuro della pace e della stabilità nella regione.
Per ulteriori aggiornamenti, consultare fonti ufficiali come il sito delle Nazioni Unite e i rapporti delle principali agenzie di stampa.
(ITALPRESS).
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