Gaza, UE chiede a Israele di revocare subito il blocco agli aiuti umanitari.

Gaza, UE chiede a Israele di revocare subito il blocco agli aiuti umanitari.

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Appello Ue a Israele: Revocare il Blocco su Gaza

BRUXELLES (BELGIO) – L’Unione Europea ha lanciato un appello urgente a Israele per la revoca immediata del blocco su Gaza, sottolineando che tonnellate di aiuti umanitari, sufficienti per sostenere 2,2 milioni di abitanti per oltre tre mesi, sono ferme al confine. La nota congiunta dell’Alto Rappresentante per la politica estera dell’Ue, Kaja Kallas, e dei commissari Dubravka Suica e Hadja Lahbib evidenzia l’urgenza della situazione: “Se il blocco verrà revocato, la rapidità con cui potrebbe migliorare la situazione nutrizionale è notevole,” affermano i rappresentanti dell’Unione.

«In quanto potenza occupante, Israele ha l’obbligo, secondo il diritto internazionale, di garantire l’accesso degli aiuti umanitari alla popolazione in difficoltà,» è contenuto nella dichiarazione, la quale mette in luce le severe condizioni in cui versano i cittadini di Gaza. Le agenzie delle Nazioni Unite, come il Programma Alimentare Mondiale (PAM) e l’UNRWA, hanno avvertito che le scorte alimentari sono praticamente esaurite e la mancanza di accesso ad acqua potabile è diventata un problema di grave emergenza. Queste informazioni sono corroborate da dati recenti che indicano un’impennata nella diffusione della fame.

Emergenza Umanitaria e Critiche al Nuovo Meccanismo di Distribuzione

La dichiarazione dell’Unione Europea prosegue sottolineando che è da oltre due mesi che non entra alcun aiuto umanitario nella Striscia di Gaza. “Questa è la chiusura più lunga mai affrontata da Gaza e costituisce una fonte di grave preoccupazione,” affermano i funzionari europei. Sotto pressione, operatori umanitari segnalano che sono ripresi i saccheggi nei magazzini e che la situazione si fa ogni giorno più critica.

In aggiunta, l’Unione si dice preoccupata riguardo a un nuovo “meccanismo di distribuzione degli aiuti a Gaza” approvato dal governo israeliano, ritenuto contrario ai principi umanitari. “Questo approccio sposterebbe la responsabilità della distribuzione degli aiuti a soggetti internazionali non umanitari e a contractor privati,” afferma la nota congiunta dei tre rappresentanti.

L’Unione Europea ha ribadito il suo impegno a garantire che gli aiuti umanitari non vengano politicizzati o militari. “Utilizzare gli aiuti come strumento di guerra è una violazione delle leggi umanitarie internazionali,” affermano Kallas, Suica e Lahbib. “È fondamentale che i civili in difficoltà ricevano gli aiuti necessari.” L’Unione esorta Israele a seguire le direttive delle Nazioni Unite, in particolare quelle incluse nel meccanismo 2720, per garantire il rispetto pieno del diritto internazionale e dei principi fondamentali dell’azione umanitaria.

La situazione a Gaza si aggrava di giorno in giorno, e mentre l’Unione Europea cerca di intraprendere un dialogo costruttivo con tutte le parti interessate, è fondamentale un impegno collettivo per migliorare le condizioni di vita della popolazione. Come affermato da António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite: “La popolazione di Gaza merita la pace e il sostegno che le è stato negato per troppo tempo.” L’Unione Europea continua a ripetere che la ripresa del cessate il fuoco e il rilascio immediato degli ostaggi devono essere priorità assolute.

Dal 2023, oltre 3.800 tonnellate di aiuti sono state inviate a Gaza tramite voli del ponte aereo dell’Unione Europea, e sono stati stanziati oltre 450 milioni di euro in aiuti umanitari. In occasione del primo dialogo politico ad alto livello tra l’Unione Europea e l’Autorità Palestinese, la Commissione ha annunciato un programma pluriennale di sostegno, del valore massimo di 1,6 miliardi di euro, per promuovere la resilienza e la ripresa palestinese.

In un mondo in cui l’emergenza umanitaria richiede risposte immediate e coordinate, l’appello dell’Unione Europea rappresenta un passo cruciale per alleviare la sofferenza della popolazione di Gaza, fornendo assistenza e supporto a chi ne ha più bisogno.

Fonti ufficiali: Ufficio dell’Alto Rappresentante dell’Unione Europea; Nazioni Unite.

– foto IPA Agency –

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