Generali al Salone Nautico di Venezia: innovazione e sostenibilità per un futuro marino responsabile.

Generali al Salone Nautico di Venezia: innovazione e sostenibilità per un futuro marino responsabile.

Generali al Salone Nautico di Venezia: innovazione e sostenibilità per un futuro marino responsabile.

L’evento “La Rotta del Valore”, organizzato da Generali a Venezia, ha messo in luce l’importanza del dialogo sui cambiamenti climatici e sulla sostenibilità, partecipando al Salone Nautico. Moderato da Federica Gentile, ha coinvolto esperti del settore, tra cui Arianna Nardi e Serena Giacomin, che hanno sottolineato il legame del settore nautico con l’ambiente. Con un fatturato di 6,11 miliardi di euro, l’industria italiana della nautica è cruciale per l’economia, impattando il PIL e creando oltre 189.000 posti di lavoro. La necessità di riflessioni sulle conseguenze climatiche è emersa come fondamentale per proteggere il settore e le comunità.

Dialogo sul Cambiamento Climatico e Sostenibilità a Venezia

VENEZIA (ITALPRESS) – Un’importante tavola rotonda, organizzata da Generali a Venezia, ha messo in luce i temi fondamentali legati al cambiamento climatico e alla sostenibilità. Anche quest’anno, la compagnia assicurativa ha partecipato come partner del Salone Nautico. L’incontro, intitolato “La Rotta del Valore – Dialoghi sul clima che cambia e sulla cultura della sostenibilità”, è stato moderato dalla conduttrice Federica Gentile ed ha visto la partecipazione di esperti del settore come Arianna Nardi, Responsabile Marketing di Generali Italia e Cattolica, e altri professionisti del mondo scientifico e legale.

Arianna Nardi ha evidenziato l’importanza storica del legame tra le assicurazioni e il mare, sottolineando la presenza capillare della compagnia sul territorio italiano. Essere a Venezia rappresenta una significativa opportunità per dialogare con le aziende della filiera nautica e l’indotto associato. L’Italia, leader mondiale nel settore nautico, ha dimostrato un fatturato complessivo di 6,11 miliardi di euro, contribuendo al PIL nazionale per il 2,89% e posizionandosi tra i primi dieci settori con maggiore surplus commerciale.

Nel 2021, il settore nautico ha superato i 26.000 addetti diretti, con una crescita del 9,7% rispetto all’anno precedente, attivando una filiera di oltre 189.000 occupati e generando un valore aggiunto di quasi 12 miliardi di euro. Questi dati devono stimolare una riflessione sull’impatto delle attività nautiche sul cambiamento climatico. Nardi ha sottolineato l’importanza di proteggere imprese, artigiani e famiglie dalle conseguenze degli eventi climatici attraverso un’analisi attenta delle dinamiche in atto.

Il legame tra il settore nautico e il sistema atmosferico è molto forte; fenomeni acuti come tempeste e mareggiate influiscono sulla sicurezza di chi opera in mare per lavoro, sport o turismo. Allo stesso tempo, gli impatti cronici, come l’innalzamento del livello del mare, minacciano le infrastrutture della filiera nautica. Comprendere il ritmo e la natura dei cambiamenti climatici è cruciale, ma ciò che conta di più è attribuire valore ai dati. Riconoscere questi dati come strumenti d’azione ci avvicina a soluzioni concrete per ridurre e gestire i rischi legati a tali trasformazioni.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

Riflettendo sul Futuro della Nautica e della Sostenibilità

VENEZIA (ITALPRESS) – La compagnia assicurativa Generali ha promosso una tavola rotonda dedicata ai temi cruciali del cambiamento climatico e della sostenibilità, in occasione del Salone Nautico di Venezia. L’incontro, dal titolo “La Rotta del Valore – Dialoghi sul clima che cambia e sulla cultura della sostenibilità”, è stato moderato dalla conduttrice Federica Gentile e ha visto la partecipazione di relatori di spicco come Arianna Nardi, Responsabile Marketing di Generali Italia e Cattolica, e esperti del settore come la climatologa Serena Giacomin e l’avvocato Giuseppe Duca.

Nardi ha sottolineato l’importanza storica delle assicurazioni nel settore navale, evidenziando la forte connessione con il territorio italiano e con le realtà imprenditoriali attive nella filiera nautica. L’industria nautica italiana si distingue a livello mondiale, con un fatturato di 6,11 miliardi di euro, contribuendo al PIL nazionale per il 2,89%. In aggiunta, il settore si posiziona tra i primi dieci del made in Italy per surplus commerciale, con oltre 26.000 addetti nel 2021, in aumento rispetto all’anno precedente.

L’incontro ha messo in luce la necessità di riflessioni approfondite riguardo all’impatto ambientale delle attività nautiche. È fondamentale proteggere le imprese, gli artigiani e le famiglie dagli effetti del cambiamento climatico. Nardi ha rimarcato come il settore nautico sia intrinsecamente collegato al sistema atmosferico e marittimo, evidenziando gli effetti diretti delle tempeste e dell’innalzamento del mare sulla sicurezza e sulle strutture della filiera.

Infine, l’importanza di raccogliere e valorizzare i dati sui cambiamenti climatici è emersa come un passo cruciale verso la gestione dei rischi. Riconoscendo i dati come uno strumento di intervento, il settore può avvicinarsi a soluzioni efficaci per affrontare le sfide del futuro, rendendo la sostenibilità non solo un obiettivo, ma un imperativo strategico.

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