Giansanti: “Con Lollobrigida, speriamo in una soluzione collettiva per il tavolo latte.”

Giansanti: “Con Lollobrigida, speriamo in una soluzione collettiva per il tavolo latte.”

Giansanti: “Con Lollobrigida, speriamo in una soluzione collettiva per il tavolo latte.”

Presentato il Rapporto Ismea-Qualivita 2025 sulle filiere lattiero-casearie

Il recente Rapporto Ismea-Qualivita 2025, presentato a Roma, mette in evidenza l’importanza delle filiere lattiero-casearie nel panorama agroalimentare italiano. Tra i risultati più significativi, spicca il ruolo centrale dei formaggi, considerati la spina dorsale del settore. Durante un convegno intitolato “Il latte che verrà: scenari di mercato e strategie per la competitività degli allevamenti italiani”, il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha sottolineato il fermo rifiuto dell’organizzazione di abbattere i prezzi in Italia, in vista del tavolo di negoziazione previsto per il 2 dicembre, convocato dal ministro Lollobrigida.

Il valore del formaggio italiano e le sfide del mercato

Giansanti ha espresso la necessità di trovare un compromesso con la parte industriale per affrontare le sfide che si profilano nel mercato europeo. Ha messo in luce come la produzione italiana sia caratterizzata da formaggi a denominazione protetta, che non possono essere comparati con le produzioni di latte in polvere e formaggi del Nord Europa. “Senza una filiera del latte solida, non ci sarà futuro per produzioni fondamentali come il mais e altri cereali utilizzati nella zootecnia”, ha aggiunto il presidente di Confagricoltura.

Il modello italiano, secondo Giansanti, è unico nel suo genere e merita di essere salvaguardato. La riunione del 2 dicembre sarà un’occasione fondamentale per discutere le misure da adottare, affinché il prezzo riconosciuto a produttori e industriali sia equo e sostenibile. “Andremo a quel tavolo con lo spirito di un ‘buon padre di famiglia’ e con l’obiettivo di trovare una soluzione comune”, ha affermato. La posizione di Confagricoltura è chiara: se non verranno accolte le richieste del settore, c’è il rischio di far saltare il Tavolo, poiché un’alleanza con l’industria è essenziale per garantire un futuro sereno al settore.”

In un contesto economico in evoluzione, è fondamentale che gli operatori del settore lattiero-caseario si uniscano per tutelare i loro diritti. Giansanti ha rimarcato che, qualora l’industria adottsse una posizione sfavorevole riguardo il prezzo del latte, Confagricoltura è pronta a mobilitarsi, proprio come ha fatto in passato riguardo alla Politica Agricola Comune (Pac). Le manifestazioni sono uno strumento attraverso il quale il settore può rivendicare il giusto valore del suo lavoro e della sua produzione. Gli allevatori italiani, infatti, svolgono un ruolo cruciale nell’economia, e i prodotti da essi realizzati sono rinomati a livello mondiale.

Il latte italiano, che si distingue per le sue caratteristiche uniche e per la qualità dei processi produttivi, è motivo di vanto non solo per le aziende, ma anche per l’intero paese. La diversità del territorio e delle tradizioni locali offre una gamma di formaggi che rappresentano il patrimonio culinario italiano. La sfida è quella di mantenere alta la qualità delle produzioni, allineandosi al contempo con le richieste del mercato internazionale.

Confagricoltura, attraverso il suo impegno, mira a garantire che i produttori italiani possano continuare a prosperare, contribuendo così a un sistema agroalimentare robusto e di qualità. La cooperazione tra produttori, industria e istituzioni è fondamentale per affrontare le sfide future e creare un ambiente favorevole alla crescita del settore lattiero-caseario.

Il convegno di Cremona, che si svolgerà fino a sabato, rappresenta un’importante piattaforma di discussione e confronto per gli attori del settore. Sarà un’opportunità per approfondire le questioni legate alla competitività e alla capacità di innovare, altro aspetto cruciale per rimanere competitivi in un mercato sempre più globalizzato.

Fonti: Ismea, Qualivita, Confagricoltura, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

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