Giorgetti: Manovra massacrante, ma siamo convinti di agire nel giusto interesse
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenendo al festival dei territori industriali di Bergamo, ha discusso la definizione di “ricco”, riferendosi a redditi intorno ai 45 mila euro lordi annui. Ha sottolineato come il governo abbia concentrato gli interventi sul ceto medio, destinando circa 18 miliardi alle fasce di reddito fino a 50 mila euro. Giorgetti ha evidenziato le difficoltà di governare in un contesto caratterizzato da guerre armate, commerciali e instabilità globale, difendendo le scelte del governo di fronte alle critiche. Ha infine invitato a considerare la manovra economica nella sua globalità.
Le Dichiarazioni di Giancarlo Giorgetti su Redditi, Politiche Economiche e Contesto Globale
BERGAMO (ITALPRESS) – Durante il festival dei territori industriali a Bergamo, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha offerto una riflessione sul concetto di “ricchezza” e sulle politiche rivolte al reddito in Italia. Secondo Giorgetti, definire “ricco” chi guadagna 45 mila euro lordi all’anno, cioè poco più di 2 mila euro netti al mese, rappresenta una visione un po’ distorta adottata da enti come Istat, Banca d’Italia e Upb. Il ministro ha evidenziato come il governo abbia concentrato gli interventi sul ceto medio, mentre negli anni precedenti l’attenzione si era rivolta maggiormente ai ceti più svantaggiati. Per il 2024, infatti, sono stati stanziati circa 18 miliardi destinati ai redditi inferiori a 35 mila euro e, quest’anno, è stata estesa la copertura anche alla fascia fino a 50 mila euro.
Giorgetti ha poi sottolineato la complessità di assumersi responsabilità in un contesto internazionale turbolento caratterizzato da guerre armate, tensioni commerciali e molteplici fonti di instabilità. Ha osservato che il giudizio altrui è spesso rapido e superficiale, mentre riuscire a gestire una situazione così intricata richiede un equilibrio difficile da raggiungere. In questo quadro, ha aggiunto, il governo è stato spesso duramente criticato da chi ha potere e mezzi per farlo, ma il ministro ha ribadito la convinzione di agire con correttezza e di essere nel giusto.
La manovra economica, ha precisato Giorgetti, deve essere considerata nella sua totalità, senza isolare singoli aspetti, per comprenderne appieno la portata e gli effetti. Le scelte compiute, ha spiegato, si inseriscono in una logica di lungo termine che punta a sostenere una crescita equilibrata e a tutelare le diverse fasce di reddito. Il ministro ha invitato alla pazienza e alla responsabilità, suggerendo che il percorso intrapreso, pur non privo di difficoltà, rappresenta un tentativo di risposta consapevole alle sfide attuali.
La dichiarazione si inserisce in un contesto segnato da sfide economiche e sociali significative, in cui le politiche pubbliche devono bilanciare esigenze di equità e sostenibilità. L’approccio del governo, secondo Giorgetti, era orientato a un piano pluriennale che privilegi il sostegno a coloro che si trovano nel segmento medio del reddito, mirando a una distribuzione più equa delle risorse e a una gestione responsabile delle finanze pubbliche.
Giorgetti sul concetto di ricchezza e le politiche economiche per il ceto medio
ROMA – Durante il festival dei territori industriali a Bergamo, il ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, ha affrontato il tema della definizione di “ricco” in relazione alle politiche fiscali attuali. Secondo il ministro, considerare ricco chi guadagna 45 mila euro lordi all’anno, ovvero poco più di 2 mila euro netti al mese, rappresenta una visione distorta della realtà economica. Ha sottolineato che istituzioni come l’Istat, la Banca d’Italia e l’Upb sembrano avere una concezione della vita economica che non rispecchia le esigenze reali dei cittadini.
Giorgetti ha spiegato che negli ultimi anni l’attenzione si è maggiormente concentrata sulle fasce sociali più svantaggiate, con interventi mirati che nel 2024 prevedono circa 18 miliardi destinati ai redditi inferiori a 35 mila euro. Per quest’anno, inoltre, è stata ampliata la copertura anche ai redditi fino a 50 mila euro, un approccio che il ministro ha definito lungimirante e coerente nel medio-lungo termine. Questo sostegno si rivolge soprattutto al ceto medio, categoria che secondo il titolare del dicastero economico necessita di interventi mirati per garantire stabilità e crescita.
Riguardo alle critiche ricevute nell’ambito delle manovre economiche, Giorgetti ha osservato che giudicare le decisioni altrui è sempre facile, mentre assumersi la responsabilità di governare in un contesto globale complesso è molto più delicato. Il ministro ha evidenziato le difficoltà generate dalle guerre armate, dalle tensioni commerciali e dalle condizioni d’instabilità politica ed economica, elementi che complicano la gestione delle politiche finanziarie. Ha inoltre segnalato che il governo è stato oggetto di attacchi da parte di chi ha maggiore potere mediatico, ma ritiene le proprie scelte giuste e giustificate.
Infine, il ministro ha invitato a guardare la manovra economica nel suo insieme, sottolineando la necessità di una visione globale che consideri i molteplici fattori e le sfide presenti sul piano interno e internazionale. Solo in questo modo si può valutare con equilibrio l’efficacia delle misure adottate per sostenere il sistema economico e promuovere la coesione sociale. (Foto IPA Agency)
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