Governo firma accordi di coesione: Meloni ribadisce l’importanza per ridurre i divari territoriali.
Il testo riporta importanti sviluppi sulla politica di coesione in Italia, con la firma da parte del presidente del Consiglio Giorgia Meloni di sette accordi con i ministeri e le Amministrazioni centrali, generando investimenti per circa 3,4 miliardi di euro. Questi fondi, provenienti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027, saranno destinati a vari settori strategici come ambiente, cultura e innovazione. Meloni sottolinea l’importanza di utilizzare efficacemente queste risorse per ridurre i divari territoriali, promuovendo uno sviluppo inclusivo e monitorato con rigore per garantire risultati concreti.
Investimenti Strategici per lo Sviluppo Nazionale
A Roma, nella Camera dei deputati, è stata esposta la borsa da lavoro di Paolo Borsellino, rimasta intatta dall’attentato di via D’Amelio. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha recentemente firmato i primi sette accordi con i ministeri e le amministrazioni centrali, seguendo i 21 già sottoscritti con le Regioni e le Province autonome, che hanno sbloccato risorse per oltre 45 miliardi di euro.
Questi sette accordi attivano investimenti per un totale di circa 3,4 miliardi di euro. Di questa somma, 2 miliardi provengono direttamente dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027, mentre i restanti 1,4 miliardi sono cofinanziamenti aggiuntivi. Le risorse sono destinate a progetti in settori strategici, coprendo aree che spaziano dall’ambiente alla cultura, dall’agricoltura all’innovazione digitale, nonché alla valorizzazione dei territori e alle politiche per i giovani e le persone con disabilità.
Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza di questi passi, affermando che il governo sta lavorando per costruire una nazione più forte e coesa, sfruttando al massimo i fondi della politica di coesione, uno strumento cruciale per ridurre i divari territoriali. La fase operativa inaugurata permetterà di canalizzare oltre 3,4 miliardi di euro verso interventi concreti che beneficeranno i territori, le famiglie e le imprese.
Il ministro Tommaso Foti ha aggiunto che sotto il governo Meloni, la politica di coesione diventa un motore di sviluppo, innovazione e inclusione a livello nazionale. La trasformazione sarà supportata da cronoprogrammi rigorosi, in modo da ridurre la burocrazia e ottenere risultati positivi. Il governo si impegna a monitorare ogni intervento, assicurando tempistiche certe e rigoroso controllo finanziario, affinché gli investimenti si traducano in benefici tangibili per i cittadini italiani.
Accordi Strategici per lo Sviluppo e la Coesione in Italia
ROMA (ITALPRESS) – Nel Transatlantico della Camera dei deputati, è esposta la borsa da lavoro di Paolo Borsellino, rimasta intatta dall’attentato di via D’Amelio. In questa occasione, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha recentemente firmato sette accordi con i ministeri e le Amministrazioni centrali, dopo aver concluso 21 intese con Regioni e Province autonome, permettendo la mobilitazione di risorse per oltre 45 miliardi.
L’importo totale degli investimenti attivati attraverso questi nuovi accordi è di circa 3,4 miliardi di euro. Di questi, 2 miliardi provengono direttamente dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027, mentre 1,4 miliardi rappresentano cofinanziamenti ulteriori. Tali risorse saranno destinate a progetti chiave che spaziano dall’ambiente alla cultura, dall’agricoltura all’innovazione digitale, fino a iniziative per valorizzare i territori e supportare giovani e persone con disabilità.
Giorgia Meloni ha dichiarato che questo è un passo decisivo nel percorso del Governo verso una Nazione più forte e unita, sfruttando al meglio i fondi della politica di coesione. L’obiettivo principale è ridurre il divario territoriale, iniziando una nuova fase operativa che consentirà di destinare oltre 3,4 miliardi di euro a interventi concreti a favore di territori, famiglie e imprese.
Il ministro per gli Affari Europei, Tommaso Foti, ha sottolineato come il Governo stia trasformando la politica di coesione in una leva reale per lo sviluppo, l’innovazione e l’inclusione sociale. Attraverso cronoprogrammi rigorosi, si mira a ridurre la burocrazia e ottenere risultati tangibili. Il Governo si impegna a monitorare attentamente ogni intervento per garantire tempi certi, rigore finanziario e una piena attuazione degli investimenti a beneficio degli italiani.
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