Hollywood respinge l’attrice generata da AI Tilly Norwood: la rivoluzione tecnologica in discussione.

Hollywood respinge l’attrice generata da AI Tilly Norwood: la rivoluzione tecnologica in discussione.

La realtà di attori e attrici umani di fronte a un’AI capace di creare video credibili è diventata ancora più tangibile questa settimana, con il rilascio di Sora 2 da parte di OpenAI. Questo ha spinto organizzazioni come SAG-AFTRA e il Writers Guild of America a chiedere la stipula di contratti protettivi contro la possibilità di essere sostituiti da intelligenze artificiali.

“I produttori devono essere consapevoli che non possono utilizzare performer sintetici senza rispettare i nostri obblighi contrattuali, che richiedono preavviso e trattative ogni volta che un performer sintetico sarà utilizzato,” ha precisato SAG-AFTRA. Questo mette in evidenza una crescente preoccupazione per l’invasione delle nuove tecnologie nel settore dell’intrattenimento e la protezione dei diritti dei lavoratori nel campo.

Il dibattito su Tilly Norwood riflette domande più ampie sulle implicazioni etiche e professionali dell’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo del cinema e della televisione. Ci si interroga su come queste tecnologie possano essere integrate senza compromettere le opportunità dei talentuosi artisti umani. A questo scopo, è fondamentale promuovere una discussione aperta e franca tra creatori, produttori e professionisti del settore.

In attesa di ulteriori sviluppi, la situazione di Tilly Norwood rimane un caso emblematico per il futuro dell’industria cinematografica. Potrebbe segnare l’inizio di una trasformazione radicale, oppure rappresentare una bolla che eventualmente scoppierà. La vera sfida sarà trovare un equilibrio tra innovazione e tradizione.

Fonti: SAG-AFTRA, Variety, OpenAI

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