I tassi a breve termine scendono nella prima metà del 2025: ecco cosa sapere.

I tassi a breve termine scendono nella prima metà del 2025: ecco cosa sapere.

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A partire da ottobre 2023, i tassi di mercato hanno mostrato una progressiva diminuzione grazie ai tagli della BCE. Nel 2025, i tassi a breve termine continuano a scendere, mentre quelli a lungo termine rimangono più stabili. Nel mese di maggio, il tasso medio sui finanziamenti alle imprese si attesta al 3,64%, mentre per l’acquisto di abitazioni scende al 3,19%. I depositi e le obbligazioni bancarie evidenziano un aumento annuale, mentre i prestiti restano sostanzialmente stabili. I crediti deteriorati mostrano un significativo calo, rappresentando l’1,50% dei crediti totali.

Analisi dell’Andamento dei Tassi di Interesse e dei Prestiti in Italia nel 2025

Da ottobre 2023, si è registrata una diminuzione progressiva dei tassi di mercato, influenzata dalle decisioni della BCE. Nel primo trimestre del 2025, i tassi a breve termine hanno continuato a scendere, mentre quelli a lungo termine hanno mantenuto una maggiore stabilità, come evidenziato nel Rapporto mensile dell’Associazione Bancaria Italiana.

Nei primi giorni di giugno 2025, il tasso Euribor a 3 mesi ha avuto una media dell’1,96%, in calo rispetto ai dati di maggio. Similmente, il tasso lordo dei BOT a sei mesi ha mostrato una leggera diminuzione. In contesto, il tasso IRS a 10 anni, determinante per i mutui, è rimasto pressoché invariato, mentre il rendimento dei BTP a 10 anni ha registrato una leggera flessione. Il calo dei tassi si è riflesso anche nelle nuove operazioni di finanziamento per le imprese e acquisto di abitazioni, indicativo di un ambiente economico in evoluzione.

A maggio 2025, il tasso medio praticato sui nuovi depositi a termine è stato del 2,32%, superiore rispetto alla media dell’area euro. Rispetto a giugno 2022, quando si attestava a 0,29%, si è registrato un incremento significativo. Anche il rendimento delle nuove obbligazioni bancarie ha mostrato un aumento notevole. Inoltre, il tasso medio sui depositi è stato lo 0,69%, mentre quello sul conto corrente ha registrato un modesto incremento.

I margini sulle nuove operazioni con famiglie e imprese si sono attestati a 189 punti base. La raccolta indiretta ha mostrato un incremento considerevole, con un aumento di 121,4 miliardi tra aprile 2024 e aprile 2025. A maggio 2025, i prestiti a famiglie e imprese sono rimasti sostanzialmente stabili, a fronte di una flessione per le imprese e un aumento per le famiglie. I crediti deteriorati netti hanno continuato a diminuire, confermando una buona salute del sistema bancario.

Analisi dei Tassi e dei Prestiti nel Settore Bancario Italiano a Maggio 2025

I tassi di interesse di mercato hanno registrato una diminuzione costante a partire da ottobre 2023, grazie ai recenti interventi della BCE. Fino all’inizio del 2025, i tassi a breve termine hanno continuato a scendere, mentre i tassi a lungo termine non hanno mostrato la stessa tendenza. Secondo il Rapporto dell’Associazione Bancaria Italiana, a giugno 2025, il tasso Euribor a 3 mesi si è attestato mediamente all’1,96%, con un calo significativo rispetto ai mesi precedenti e un decremento maggiore rispetto a dicembre 2024.

Nel mese di maggio 2025, i tassi di finanziamento per le imprese hanno registrato una diminuzione, raggiungendo il 3,64%, in calo rispetto ai mesi precedenti e molto più basso rispetto a dicembre 2023. Anche i tassi sui mutui per l’acquisto di abitazioni hanno subito una flessione, segnando un 3,19%. I tassi sui depositi a termine sono stati all’2,32%, in aumento rispetto ai livelli storicamente bassi del 2022.

La situazione dei prestiti a famiglie e imprese sembrerebbe piuttosto stabile, con un incremento contenuto nell’ammontare totale. Nei dati di aprile 2025, i crediti deteriorati netti, che racchiudono le sofferenze e le inadempienze, si sono ridotti a 31,1 miliardi di euro, mostrando un costante miglioramento rispetto agli scorsi anni. Questo ridimensionamento è significativo rispetto ai livelli massimi raggiunti nel 2015.

La raccolta diretta, comprendente depositi da clientela residente e obbligazioni, ha continuato a crescere, con un aumento del 2,9% su base annua a maggio 2025. La raccolta a medio e lungo termine ha evidenziato una lieve diminuzione, mentre i prestiti alle famiglie hanno mostrato una crescita moderata. La situazione generale sembra riflettere un trend positivo, nonostante le sfide economiche.

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