Il cavallo atleta: tutele e prospettive in un atto di civiltà.

Il Cavallo Come Atleta: Un Riconoscimento Italiano che Fa Scuola
ROMA (ITALPRESS) – L’Italia si distingue a livello internazionale per aver riconosciuto il cavallo come atleta, un passo importante che promuove anche il benessere di questi straordinari animali. Questo tema è al centro del recente volume “Il cavallo atleta: prospettive e tutele”, presentato nella Sala Caduti di Nassiriya a Palazzo Madama. L’evento ha riunito esperti del settore e figure di spicco del mondo equestre, i quali hanno sottolineato l’importanza di tutelare il benessere animale nel contesto sportivo.
Il Futuro della Normativa Italiana e Europea
Marco Di Paola, presidente della Federazione Italiana Sport Equestri (FISE), ha espresso il suo orgoglio per il riconoscimento del cavallo come atleta, definendolo “un atto di civiltà”. Egli ha affermato: “C’è bisogno di tutelare il suo benessere e, dopo questo atto, iniziamo un percorso di approfondimento giuridico. Non si tratta di un traguardo, ma di un punto di partenza.”
Di Paola ha delineato due direzioni cruciali per il progresso della normativa: “La prima riguarda la legislazione italiana. Dobbiamo arricchire il contenitore ‘cavallo atleta’ e riflettere su temi come trasporto e fiscalità. La seconda è l’importanza di portare questa normativa a livello europeo: un atto di civiltà che auspico possa essere condiviso in altri paesi.”
Un importante sostegno a questa iniziativa arriva da Francisco Lima, direttore di governance e affari istituzionali della Federazione Equestre Internazionale (FEI). Lima ha sottolineato che “il benessere del cavallo deve essere una priorità per chiunque sia coinvolto nello sport equestre.” Inoltre, ha esplicitato i piani della FEI per il 2024, che includono una strategia per il benessere del cavallo, con l’obiettivo di integrare questa tematica in tutte le attività equestri.
Per Lima, l’adozione di questa normativa in Italia è esemplare: “È fondamentale che un paese leader come l’Italia abbia adottato tale normativa, e mi auguro che altri stati seguano il suo esempio.”
Il volume, curato da Simone Perillo e Tommaso Di Paolo, è parte della sezione ‘Sport’ della collana ‘Quaderni di diritto delle attività motorie e sportive’ ed è stato pubblicato in doppia lingua, italiano e inglese, grazie all’Università degli Studi di Bologna e alla FISE. La scelta di renderlo bilingue dimostra l’importanza di diffondere questi concetti anche a livello internazionale.
Paco D’Onofrio, professore di diritto sportivo presso l’Università di Bologna, ha commentato: “Spero che il dialogo tra università e federazioni sportive diventi sempre più proficuo.” Egli ha aggiunto che questo tipo di collaborazione è vitale per migliorare continuamente le norme e le pratiche sportive.
Un’ulteriore voce autorevole nel dibattito è quella di Claudio Coratella, presidente di Save a Horse Italia, che ha dichiarato: “Tutto è perfettibile, ma l’Italia è pioniera in questo campo e siamo anni luce avanti rispetto ad altri paesi. Sarebbe fondamentale esportare questa cultura giuridica.”
Il Ruolo della Ricerca e dell’Educazione
La presente iniziativa non si limita soltanto a difendere il benessere dei cavalli atleti, ma mira anche a formare una coscienza collettiva attorno a queste tematiche. Le università, come quella di Bologna, stanno giocando un ruolo cruciale in questa evoluzione, collaborando con le federazioni per creare un ambiente normativo che favorisca non solo gli sportivi umani, ma anche i cavalli.
La preparazione e la sensibilizzazione dei vari attori coinvolti – dai cavalieri ai veterinari – sono essenziali per garantire che il benessere del cavallo sia sempre al centro dell’attenzione. A tal proposito, il volume offre anche strumenti legali e pratici per implementare efficacemente le nuove normative.
In un mondo in cui la sensibilità verso gli animali è in aumento, il riconoscimento del cavallo come atleta rappresenta un esempio di come le legislazioni possano evolversi in risposta a bisogni etici e pratici. Le istituzioni sono chiamate a mantenere viva questa discussione, affinché l’Italia continui a essere un faro nel benessere degli animali nello sport.
Fonti ufficiali:
– Federazione Italiana Sport Equestri
– Università degli Studi di Bologna
– Fédération Equestre Internationale (FEI)
(ITALPRESS).
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