Il futuro dell’agricoltura: il ruolo chiave della rigenerazione agricola
Il futuro dell’agricoltura: un confronto a Villa Olmi
Un evento di grande importanza si è svolto a Villa Olmi, alle porte di Firenze, dove professionisti, aziende agricole, ricercatori e tecnici del comparto vitivinicolo si sono riuniti per discutere del futuro dell’agricoltura in un’epoca di cambiamenti climatici e sfide ambientali sempre più stringenti. L’incontro “Rigenerare per crescere” ha visto Greta Pignata, Communication & Regenerative Agriculture Expert presso Bayer Crop Science, aprire il dibattito illustrando il ruolo dell’azienda nel promuovere un modello agricolo innovativo e sostenibile.
Secondo Pignata, “il nostro obiettivo è favorire un’agricoltura che possa incrementare la produttività, garantendo al contempo la salvaguardia dell’ambiente e il benessere delle comunità agricole”. Bayer si impegna su diversi fronti, dall’aumento della resa e della produttività delle colture al miglioramento delle condizioni socio-economiche degli agricoltori, dalla rigenerazione e tutela del suolo alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, dalla protezione della biodiversità alla gestione sostenibile delle risorse idriche.
Un nuovo approccio per affrontare le sfide agricole del futuro
L’adozione di modelli produttivi come l’agricoltura rigenerativa è una sfida che coinvolge l’intero comparto agricolo, con l’obiettivo comune di preservare il suolo, ridurre l’impatto ambientale e garantire la sicurezza alimentare del futuro. Carlo De Biasi, di San Felice, azienda vitivinicola situata a Castelnuovo Berardenga, ha sottolineato l’importanza di questo approccio: “In un contesto climatico così fortemente mutato, la viticoltura rigenerativa è il corretto modello di gestione del vigneto. Dobbiamo lasciare qualcosa di migliorato per le generazioni future e questo impone una revisione del modello vitivinicolo tradizionale”.
L’esperienza di San Felice dimostra che l’adozione di tecniche rigenerative consente non solo di rigenerare i suoli e migliorare la biodiversità, ma anche di aumentare la resilienza delle colture rispetto agli eventi climatici estremi, che sempre più spesso mettono a dura prova il settore agricolo. L’evento di Villa Olmi ha confermato che l’agricoltura rigenerativa rappresenta una via obbligata per garantire un futuro più sostenibile, produttivo e resiliente.
Secondo fonti ufficiali di Bayer, dopo l’incontro in Toscana seguiranno altri due eventi dedicati alla viticoltura rigenerativa in Piemonte e Veneto, regioni con una forte vocazione vitivinicola. L’impegno dell’azienda è chiaro: supportare gli agricoltori nel migliorare le loro produzioni, con un impatto positivo sia dal punto di vista economico che ambientale. La collaborazione diretta con gli agricoltori per implementare soluzioni personalizzate rappresenta una tappa fondamentale verso un’agricoltura più sostenibile e resiliente.
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