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Il Made in Italy di Federalimentare è il traino dell’economia per il 94% degli italiani

A Cibus, presso Fiere di Parma, è stata tenuta l’Assemblea Pubblica di Federalimentare, denominata “L’Industria alimentare italiana: opportunità e sfide nell’Europa del futuro”. Durante l’evento è stata presentata la Ricerca Federalimentare-Censis intitolata “L’industria alimentare tra Unione europea e nuove configurazioni globali”, che ha messo in evidenza l’importanza dell’industria alimentare e del Made in Italy, nonché l’importanza delle decisioni future da prendere in Europa.

La ricerca ha rilevato che per il 93% degli italiani, l’industria alimentare è sinonimo di sviluppo sociale ed economico, mentre per il 94% il Made in Italy è considerato uno dei principali ambasciatori dell’italianità nel mondo e un traino per l’economia grazie alle esportazioni. L’89% degli italiani ritiene che le scelte future dell’Unione europea possano influenzare la competitività delle imprese europee rispetto a quelle extraeuropee.

L’industria alimentare è al primo posto tra i settori manifatturieri per valore del fatturato e al secondo per numero di imprese e di addetti, con un valore pari a 193 miliardi di euro. Nel periodo 2013-2023, il fatturato del settore alimentare e delle bevande è aumentato del 31,3%, con 60,4 mila imprese e quasi 464 mila addetti.

In Italia, la spesa delle famiglie per prodotti alimentari e bevande vale 195 miliardi di euro, pari al 15,2% della spesa totale delle famiglie per consumi, superando Paesi come Francia, Spagna, Germania e Paesi Bassi.

Nel 2023, il valore delle esportazioni dell’industria alimentare e delle bevande è stato di 53,4 miliardi di euro, con un incremento del 57,3% nel periodo 2013-2023 e del 148,5% nel periodo 2003-2013. Il 56,2% delle esportazioni è andato nei mercati dei 27 Paesi dell’Unione europea e il 14,9% in quelli dei Paesi europei non appartenenti all’UE.

Il valore complessivo delle esportazioni Made in Italy nel 2023 è stato di oltre 380 miliardi di euro, rappresentando più di due terzi del totale delle esportazioni italiane. I prodotti Made in Italy sono considerati espressione dell’orgoglio italiano dal 91% dei cittadini e il cibo italiano è visto come uno dei principali ambasciatori dell’italianità nel mondo dal 94% degli italiani.

Gli italiani ritengono importante tutelare e potenziare le industrie italiane, con quasi il 93% che esprime apprezzamento per le iniziative di tutela di marchi e imprese per evitare il controllo straniero. Oltre l’89% degli italiani ritiene che l’Unione europea debba sostenere le imprese dei Paesi membri per renderle più competitive rispetto a quelle dei Paesi non appartenenti all’UE.

Per Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, il Made in Italy è considerato un prodotto di qualità ed eccellenza a livello globale, esprimendo la peculiarità del Paese e del suo sistema produttivo. Francescop Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, sostiene le iniziative che promuovono le eccellenze italiane per rafforzare la presenza dei produttori sui mercati nazionali e internazionali.

Paolo Mascarino, Presidente di Federalimentare, afferma che l’industria alimentare italiana può dare un grande contributo all’agenda di sviluppo del Paese, ma occorre un impegno delle istituzioni, a livello europeo e italiano, per promuovere la competitività a livello internazionale.

Secondo Gian Marco Centinaio, Vice Presidente del Senato, è necessario sostenere il Made in Italy in Europa per evitare restrizioni eccessive e limitare le importazioni da Paesi che non rispettano le norme italiane. Mirco Carloni, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, sottolinea l’importanza di Federalimentare nella protezione e promozione della filiera agroalimentare italiana.

Matteo Zoppas, Presidente Agenzia ICE, evidenzia l’importanza di Cibus come punto di riferimento internazionale per la cucina italiana e la candidatura della cucina italiana a Patrimonio dell’Unesco per promuovere il Made in Italy nel mondo.

Infine, Giorgio De Rita, Segretario Generale Censis, sottolinea che l’Italia sta ritrovando la vocazione alla crescita grazie all’industria alimentare, mentre Pietro Paganini, Professore alla Temple University di Philadelphia e Presidente di Competere, evidenzia l’importanza della dieta mediterranea come modello sano da esportare all’estero per vivere più a lungo.

Redazione

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