Il termine del 30 giugno per il PNRR non può essere prorogato, afferma Foti

Il termine del 30 giugno per il PNRR non può essere prorogato, afferma Foti

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Durante il Question time al Senato, il ministro Tommaso Foti ha spiegato che la proroga al termine del 30 giugno per gli investimenti pubblici richiederebbe modifiche complesse a regolamenti europei. Foti ha sottolineato la necessità di riprogrammare le voci di spesa per aiutare le imprese colpite dai dazi di Trump, ma ha chiarito che ogni cambiamento deve essere approvato dalla Commissione europea. Il ministro ha anche evidenziato che non è automatico trasferire fondi destinati alla coesione verso altri settori e che ogni decisione richiede un’approvazione formale. Queste dichiarazioni sono state fatte durante la presentazione delle attività di Anci e Invitalia.

Il ministro Foti al Senato: proroga termine del 30 giugno e investimenti pubblici

A Roma, durante il Question Time al Senato, il ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, ha affrontato il tema della proroga del termine del 30 giugno. Foti ha spiegato che la modifica dei regolamenti europei per estendere la scadenza è un processo complesso, essendo necessario il consenso unanime dei 27 Paesi dell’Unione Europea.

Il ministro ha inoltre sottolineato che non è obbligatorio trasferire automaticamente i fondi destinati alla coesione verso altri settori, come ad esempio le imprese. Esistono già missioni specifiche per la destinazione dei fondi e eventuali cambiamenti devono essere approvati dalla Commissione europea.

In risposta a una domanda riguardante la task force del governo per gli aiuti alle imprese dopo i dazi annunciati da Trump, Foti ha chiarito che non si tratta di un processo automatico, ma di una procedura che richiede l’approvazione e il coinvolgimento della Commissione europea.

In conclusione, l’impegno del ministro Foti riguardo alla gestione dei fondi europei e agli investimenti pubblici è chiaro: la trasparenza e il rispetto delle normative comunitarie sono fondamentali per garantire una corretta ripartizione delle risorse e un efficace sostegno alle imprese in un contesto internazionale complesso.

Question time al Senato: Tommaso Foti sulle proroghe e gli investimenti pubblici

Il ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, ha illustrato al Senato le complessità legate alla proroga del termine del 30 giugno. Secondo Foti, modificare tre regolamenti europei, di cui uno approvato all’unanimità da 27 Paesi, rappresenta un’impresa tecnicamente impossibile per l’Italia. Questo scenario può complicare ulteriormente la gestione dei fondi e delle risorse destinate all’economia.

Durante la presentazione delle attività di Anci e Invitalia sugli investimenti pubblici, Foti ha sottolineato che la trasferibilità dei fondi destinati alla coesione verso il sistema delle imprese deve seguire regole precise. Non esiste un automatismo nel processo di riprogrammazione delle risorse, che devono prima essere sottoposte all’approvazione della Commissione europea. Questo vincolo potrebbe limitare la flessibilità dell’Italia nell’utilizzo dei finanziamenti.

Nell’affrontare le misure di supporto alle imprese dopo l’annuncio dei dazi da parte di Trump, il ministro Foti ha evidenziato la necessità di trovare soluzioni pragmatiche e condivise a livello internazionale. La task force del governo lavora per adottare strategie efficaci e tempestive, al fine di proteggere le imprese italiane dagli effetti negativi delle tensioni commerciali. La cooperazione con la Commissione europea si conferma cruciale per garantire una gestione oculata delle risorse e degli aiuti alle imprese.

La foto di Tommaso Foti durante il question time al Senato riflette l’attenzione e l’impegno del ministro nel trovare soluzioni concrete e sostenibili per affrontare le sfide economiche attuali. La collaborazione tra enti pubblici e istituzioni nazionali si conferma essenziale per promuovere gli investimenti pubblici e sostenere la ripresa economica dell’Italia in un contesto internazionale sempre più complesso.

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