Il venture capital non è una classe di attivi, afferma Roelof Botha di Sequoia
Il Paradosso della Sovrabbondanza di Capitale
Botha ha sottolineato che l’iniezione di più capitale nella Silicon Valley non aumenta il numero di aziende straordinarie, anzi potrebbe rallentare il loro sviluppo. “In effetti, diluisce l’efficacia di queste risorse e complica il nostro compito di scoprire quelle poche aziende speciali che hanno davvero il potenziale di brillare”, ha aggiunto.
Un altro punto interessante è la crescita esponenziale delle società di venture capital negli Stati Uniti. Attualmente, sono presenti circa 3.000 fondi di venture, un numero che è triplicato dagli 1.000 firmati quando Botha è entrato in Sequoia vent’anni fa. Questa crescita ha portato a una saturazione del mercato e a una maggiore competizione tra gli investitori, rendendo difficile individuare le startup più promettenti.
“Quando mi sono unito a Sequoia nel 2003, non esistevano dispositivi mobili e il cloud computing non era nemmeno un termine comune. Solo circa 300 milioni di persone nel mondo avevano accesso a Internet. Oggi, le opportunità disponibili sono completamente diverse e più ampie”, ha spiegato Botha, evidenziando l’evoluzione del panorama tecnologico.
