Impatto ambientale del concerto di Elisa a San Siro ridotto del 51,9% grazie a nuove misure.
Il concerto di Elisa: un esempio di sostenibilità a San Siro
MILANO (ITALPRESS) – Il 18 giugno 2025, il concerto di Elisa al San Siro ha segnato un momento storico per la musica italiana, non solo per il talento dell’artista, ma per l’impegno verso la sostenibilità ambientale. Durante l’evento, sono stati presentati risultati significativi in merito alle azioni intraprese per ridurre l’impatto ecologico dell’evento, promuovendo un approccio di collaborazione tra artisti, pubblico, istituzioni e associazioni ambientaliste.
La Music Innovation Hub S.p.A., in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Milano e il supporto di Fondazione Cariplo, ha guidato un’iniziativa senza precedenti nel panorama musicale italiano. L’obiettivo principale è stato quello di contribuire alla transizione verso eventi live più sostenibili, monitorando e valutando l’impatto ambientale attraverso metodi scientifici.
Grazie alla sinergia di diverse organizzazioni e associazioni, come Marevivo, Plastic Free e Greenpeace, è stato possibile ottimizzare vari aspetti della gestione del concerto. I principali interventi si sono concentrati sulla fornitura energetica, la gestione dei rifiuti, la mobilità sostenibile e l’economia circolare, arrivando a una riduzione dell’impatto ambientale di oltre il 50% rispetto ai concerti tradizionali.
Testimonianze e impatti positivi
Elisa, durante la presentazione dei risultati, ha sottolineato l’importanza di un evento che va oltre il mero intrattenimento: “Volevo che la musica parlasse di cambiamento. Con il supporto di partner come il Comune di Milano e diversi attori, abbiamo raggiunto un risultato straordinario, dimostrando cosa si può ottenere lavorando insieme.” Ha poi accennato a “Plantasia”, un ambizioso progetto per trasformare un’ex cava in un parco sonoro, rimarcando il legame tra arte e natura.
Valentina Garavaglia, Rettrice dell’Università IULM, ha enfatizzato il ruolo fondamentale che la musica può giocare nella trasformazione sociale e ambientale. “La nostra università è da tempo attivamente impegnata in progetti di sostenibilità. Crediamo fermamente che l’incontro tra arte e responsabilità sociale sia la chiave per costruire un futuro migliore”, ha affermato.
L’assessore Elena Grandi ha aggiunto: “Questo concerto ha dimostrato che una vera comunità d’intenti può portare a risultati concreti. La cooperazione tra artisti, pubblico e istituzioni è essenziale per affrontare le sfide climatiche.” Grandi ha espresso la volontà di ampliare queste pratiche in tutta Milano e oltre, sottolineando che la transizione ecologica non ha confini.
Bruno Sconocchia, Presidente di AssoConcerti, ha ribadito l’impegno del settore musicale verso le cause sociali e ambientali. “Stiamo lavorando affinché ogni concerto sia un’opportunità per essere più sostenibili. La collaborazione è fondamentale per modernizzare le infrastrutture e promuovere pratiche responsabili”, ha dichiarato.
Grazie a un’analisi condotta dal Tetis Institute, spin-off dell’Università di Genova, è stato possibile ottenere dati significativi. Ad esempio, il monitoraggio ha rivelato che il concerto ha prodotto solo 78,8 tonnellate di CO₂, rispetto alle 17.900 tonnellate tipiche di eventi simili. Questa riduzione è stata possibile grazie all’uso di biofuel di seconda generazione e a strategie di mobilità sostenibile, che hanno visto solo il 27% del pubblico utilizzare mezzi privati per raggiungere il concerto.
Le iniziative di raccolta differenziata hanno superato i target previsti, raggiungendo l’84,4% di successo, mentre la cooperativa Vesti Solidale ha lanciato una campagna di economia circolare, raccogliendo 380 kg di abiti riutilizzabili. Elisa e l’assessorato all’Ambiente hanno anche promosso una campagna di raccolta fondi per la rigenerazione di un’ex cava in Via Quarenghi, investendo in processi innovativi di ‘fitobonifica’ e ‘fitoacustica’.
Il fondo aperto presso la Fondazione di Comunità Milano, con un iniziale contributo di 30.000 euro, ha visto crescere il sostegno da parte di Assoconcerti e altre entità. La strada per un futuro sostenibile passa quindi attraverso eventi che favoriscano l’incontro tra arte e responsabilità. In questo contesto, le esperienze live come quella di Elisa si rivelano cruciali per sensibilizzare il pubblico e promuovere un cambiamento sostanziale nelle abitudini di consumo.
Le azioni intraprese hanno dimostrato che l’impatto degli eventi può essere significativamente ridotto, aprendo la strada a modelli replicabili in tutto il paese. Resta fermo l’impegno collettivo per affrontare le sfide ambientali, affinché i concerti non siano solo momenti di divertimento, ma vere e proprie opportunità di cambiamento sociale.
– Foto ufficio stampa IULM –
(ITALPRESS).
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