Inaugurato a Roma il busto del poeta Abai: un legame tra Italia e Kazakistan.
Inaugurato il Busto di Abai Qunanbaiuly: Un Ponte Culturale tra Kazakistan e Italia
ROMA (ITALPRESS) – Oggi Roma ha ospitato una cerimonia speciale per la svelatura del busto del famoso poeta kazako Abai Qunanbaiuly, situato nel suggestivo parco di Villa Grazioli. Questo evento segna il 180° anniversario della nascita del poeta, considerato il fondatore della letteratura kazaka. L’inaugurazione è stata un’importante occasione per sottolineare i legami culturali e diplomatici tra il Kazakistan e l’Italia.
La cerimonia è stata aperta dall’ambasciatore del Kazakistan in Italia, Yerbolat Sembayev, che ha parlato dell’importanza di Abai come figura culturale. “Il grande poeta ha lasciato un’eredità imperitura”, ha affermato Sembayev, aggiungendo che le sue poesie riflettono l’identità del popolo kazako. Il monumento, ha precisato, rappresenta “un grande dono per questa ricorrenza” e simboleggia la sincera amicizia tra i due popoli.
Il Ruolo della Cultura nella Cooperazione Bilaterale
Presenti all’evento anche autorità governative kazake, tra cui la ministra della Cultura di Astana, Aida Balayeva. Durante il suo intervento, Balayeva ha rimarcato come la cooperazione tra Kazakistan e Italia sia in costante crescita, potenziata anche dalle recenti visite ufficiali. “Questo evento rappresenta una chiara manifestazione di amicizia e rispetto tra i due Paesi”, ha sostenuto la ministra.
Balayeva ha messo in evidenza che eventi come questo aiutano a consolidare i legami, richiamando alla mente le recenti visite del presidente kazako Tokajev e della presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni. “Queste interazioni hanno portato la cooperazione a un livello superiore, gettando le basi per nuovi accordi”, ha commentato. La ministra ha poi espresso il suo apprezzamento per il contributo di Abai, sottolineando che le sue opere non sono solo poesia, ma anche filosofia che promuove valori universali e amicizia tra i popoli. Secondo Balayeva, il busto rappresenterà un ponte culturale combattente l’ignoranza e le divisioni, rendendo omaggio, al contempo, ai grandi poeti italiani come Dante, Petrarca e Leopardi.
Alla cerimonia era presente anche Fabio Sokolowicz, consigliere diplomatico del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha definito l’inaugurazione “un grande evento nella storia dell’amicizia fra i due Paesi.” Sokolowicz ha sottolineato che la recente visita di Sergio Mattarella in Kazakistan ha confermato l’importanza di questa alleanza, rendendo Almaty sede del primo Istituto di cultura italiano in Asia centrale.
Emanuele Gisci, del Secondo municipio di Roma, ha rafforzato l’idea che l’inaugurazione di oggi potenzi ulteriormente i legami tra Roma e il Kazakistan. “Questa scultura è un segnale tangibile di come la cultura possa unire le nazioni”, ha dichiarato il vicepresidente. La presenza di esperti come la professoressa Fiorenza Boschi, specialista del poeta Abai, ha ulteriormente arricchito il dibattito. “La conoscenza è fondamentale per costruire rapporti di pace tra i popoli”, ha affermato Boschi, sottolineando che la poesia è uno strumento cruciale per rivelare l’animo dei popoli. “Il rispetto e la pace tra i popoli si fondano sulla reciproca conoscenza”, ha concluso, rimarcando l’importanza della poesia come veicolo di messaggi universali.
Questa cerimonia segna non solo un momento celebrativo per la cultura kazaka, ma rappresenta anche un’occasione per riflettere su come l’arte e la letteratura possano contribuire a costruire ponti e a favorire il dialogo tra culture diverse. La presenza di dignitari e rappresentanti dei due Paesi è prova dell’importanza che entrambe le nazioni attribuiscono ai legami culturali e diplomatici.
Per ulteriori informazioni sull’evento, si rimanda a fonti ufficiali come il sito dell’Ambasciata del Kazakistan in Italia e le comunicazioni del Ministero degli Esteri italiano.
(ITALPRESS)
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