Incendi in Portogallo: superficie bruciata triplicata in soli 15 giorni.
Incendi Rurali nel Portogallo: Dati allarmanti del 2025
Dal primo gennaio fino al 15 luglio 2025, il Portogallo ha registrato un totale di 3.370 incendi rurali, che hanno distrutto 10.768 ettari di terreno. Questi dati, pubblicati mercoledì dall’Istituto Nazionale per la Conservazione della Natura e delle Foreste (ICNF), evidenziano un incremento significativo rispetto allo stesso periodo del 2024, quando erano andati in fiamme 3.462 ettari.
Superficie Bruciata: Un Focus sui Danni Ambientali
Le aree maggiormente colpite sono state le foreste, che hanno subito la perdita di 4.736 ettari. Seguono gli insediamenti urbani con 3.762 ettari e le superfici agricole, che hanno visto bruciare 2.271 ettari. Questo trend preoccupante solleva interrogativi sulla salute delle nostre foreste e sul futuro dell’agricoltura nel paese.
L’ICNF sottolinea che, sebbene ci sia una netta diminuzione del numero totale di incendi rurali rispetto alla media degli ultimi dieci anni (36% in meno), la superficie bruciata è stata più estesa. La relazione annuale indica che nel 2025, fino a metà luglio, abbiamo assistito al quarto anno più basso in termini di incendi e al quinto per la superficie bruciata dal 2015.
Incendi di Grandi Dimensioni: Un Rischio Maggiore
I dati dimostrano anche che gli incendi sono diventati più aggressivi. Più della metà degli incendi riscontrati nel 2025 è stata definita su larga scala, con una superficie bruciata superiore ai 100 ettari. Sono stati contati 22 incendi di grandi dimensioni che da soli hanno causato la devastazione di 6.112 ettari, equivalenti a circa il 57% del totale bruciato.
Le cause dei roghi sono in fase di indagine. Fino ad oggi, 2.374 incendi sono stati esaminati, e i risultati iniziali mostrano che il 24% di essi è stato causato da piromani, mentre il 13% è attribuito alla combustione non controllata di rifiuti forestali e agricoli.
Il distretto di Évora è stato il più colpito, con 2.438 ettari andati in fiamme, seguito da Beja con 2.058 ettari e Viana do Castelo con 1.522 ettari. Questi dati non solo indicano una crisi ambientale, ma anche un bisogno urgente di strategie più efficaci per la prevenzione e il controllo degli incendi.
Il Significato di Giugno: Il Mese più Critico
Giugno si è rivelato il mese con il maggior numero di incendi, contandone 1.251, corrispondenti al 37% del totale per l’anno. In termini di superficie, ha visto bruciare 3.367 ettari, che rappresentano il 31% della superficie totale bruciata fino a quel momento. Anche i recenti incendi, come quello di Arouca, hanno già distrutto circa 4.000 ettari, evidenziando la gravità della situazione attuale.
Per contrastare questa emergenza, il governo portoghese ha intensificato le misure di prevenzione e monitoraggio. Il Ministro dell’Ambiente, João Pedro Matos Fernandes, ha dichiarato: “E’ essenziale unire gli sforzi per affrontare gli incendi in modo efficace. Dobbiamo preservare il nostro patrimonio naturale per le generazioni future.”
In risposta alla crisi, 26 persone sono state arrestate dall’inizio dell’anno, sulla base di accuse di aver provocato incendi. Nel 2024, il numero complessivo di arresti era stato di 20. Questo dimostra un chiaro impegno delle autorità nel contrastare tali atti dolosi.
Implicazioni Future e Necessità di Interventi Focalizzati
In sintesi, sebbene vi sia una diminuzione nel numero complessivo di incendi, la loro aggressività e la vastità delle aree distrutte sollevano seri dubbi sulla gestione della crisi. Da anni, il Portogallo affronta sfide legate ai cambiamenti climatici, e gli incendi forestali possono diventare sempre più frequenti e devastanti.
Il governo e le organizzazioni locali devono collaborare per implementare strategie efficaci, inclusi programmi di sensibilizzazione e l’incremento delle risorse per la lotta contro gli incendi. Solo unendo le forze sarà possibile proteggere il patrimonio naturale portoghese e garantire un futuro più sicuro per tutti.
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