Integrazione e prevenzione: la visione di Lanzarin per una sanità più efficace.

Integrazione e prevenzione: la visione di Lanzarin per una sanità più efficace.

Integrazione e prevenzione: la visione di Lanzarin per una sanità più efficace.

Il Terzo Settore come Fondamento del Welfare Moderno

VENEZIA (ITALPRESS) – Recenti dichiarazioni dell’assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin, evidenziano l’importanza cruciale del terzo settore all’interno del nostro sistema di welfare. Durante il convegno “Mutualismo e welfare: nuovi orizzonti per la cura”, Lanzarin ha sottolineato che temi come demografia, invecchiamento e socialità rappresentano sfide fondamentali da affrontare con un approccio consapevole alle limitate risorse disponibili.

“In un momento storico come questo, considerare il mutualismo e la previdenza complementare non è solo un’opzione, ma una necessità. Dobbiamo integrare i sistemi sanitari nella programmazione futura per poter rispondere al crescente bisogno di assistenza e cura”, ha dichiarato l’assessore, sottolineando l’urgenza di un approccio innovativo nella gestione delle risorse sociosanitarie.

Ripensare il Welfare: Mutualismo e Inclusione Sociale

Il convegno, organizzato da Cooperazione Salute, ha fornito un’importante piattaforma per ridefinire la gestione della fragilità. L’obiettivo è superare modelli assistenziali frammentati e tecnicistici, cercando di creare un sistema di welfare più inclusivo e attento ai reali bisogni delle persone. I dati presentati hanno rivelato una realtà allarmante: un italiano su quattro ha oltre 65 anni e si prevede che nel 2050 il rapporto sarà di 1 a 3.

Attualmente, in Italia ci sono circa 4 milioni di persone non autosufficienti, e meno di 300.000 di queste ricevono assistenza in Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA). Lanzarin ha affermato che “la priorità deve essere attuare modelli di servizio diversificati, coinvolgendo tutti gli attori in modo collaborativo”.

La fotografia sociale è chiara: assistiamo a un invecchiamento costante della popolazione, un’aspettativa di vita in crescita e un tasso di natalità preoccupante. Questi fattori complicano ulteriormente la sostenibilità del sistema socio-sanitario, creando un panorama in cui si registra una progressiva diminuzione del capitale umano.

Nel suo discorso, Manuela Lanzarin ha evidenziato: “Per invertire questa rotta demografica, ci vorrà tempo. Nel frattempo, dovremo occuparci di una platea di anziani sempre più ampia, creando un sistema di cura che risponda efficacemente alle loro necessità”.

Le Lezioni dalla Pandemia e gli Investimenti Necessari

Il contesto attuale, aggravato dall’emergenza pandemica, ha reso evidenti le carenze nel sistema assistenziale. Recentemente, la Legge 33/2023 sulla non autosufficienza non ha colto l’importanza strategica delle RSA, lasciando scoperti aspetti fondamentali della cura agli anziani. Gli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) hanno dato un impulso alla sanità territoriale, ma non sono stati sufficienti a far fronte all’invecchiamento della popolazione.

“L’intento è quello di concentrarci sul concetto di domiciliarità, fondamentale per mantenere la persona nelle proprie abitazioni. Tuttavia, questa non può essere l’unica risposta a lungo termine”, ha aggiunto Lanzarin, evidenziando la necessità di integrazione tra i vari sistemi assistenziali.

Da fonti ufficiali emerge la necessità di investire in soluzioni innovative per un’assistenza più umana e personalizzata. La strategia proposta include una rimodulazione dei set assistenziali, tenendo conto delle specifiche esigenze di ogni singola persona e del contesto familiare e territoriale.

In questo processo di innovazione, la legge varata dalla regione Veneto sugli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) rappresenta uno strumento fondamentale. “Questa legge mira a creare un sistema di servizi sociali integrato, capace di rispondere in modo trasversale e completo alle necessità delle comunità”, ha osservato l’assessore.

Insieme a questa visione lungimirante, Lanzarin ha sottolineato l’importanza di investire in prevenzione, promozione di stili di vita sani e screening per favorire un invecchiamento attivo. “Solo attraverso queste iniziative potremo ritardare il più possibile le necessità di cura e migliorare la qualità della vita degli individui”, ha concluso.

Per restare aggiornati sulle ultime novità nel campo del welfare e della sanità, si invita la comunità a seguire le iniziative regionali e nazionali che stanno emergendo in risposta a queste sfide contemporanee.

– Foto Regione Veneto -(ITALPRESS)-

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