Intesa ex Ilva: nuova fiducia per gli investitori e opportunità di crescita economica

Intesa ex Ilva: nuova fiducia per gli investitori e opportunità di crescita economica

Intesa ex Ilva: nuova fiducia per gli investitori e opportunità di crescita economica

Dopo oltre sette ore di trattative, è stata raggiunta un’intesa per la decarbonizzazione dell’Ex Ilva di Taranto, mirata a tutelare occupazione e produzione. Il ministro delle imprese, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra governo, regioni e enti locali, segnando una svolta significativa per la siderurgia italiana. L’accordo prevede la transizione verso forni elettrici e la presentazione di istanze autorizzative centrali per la sostenibilità ambientale. Inoltre, si discutono misure per minimizzare l’impatto occupazionale e promuovere la reindustrializzazione del territorio, con un Accordo di Programma in preparazione per settembre.

Accordo Storico per la Decarbonizzazione dell’Ex Ilva di Taranto

ROMA (ITALPRESS) – Dopo un lungo incontro di oltre sette ore, le amministrazioni nazionali e locali hanno raggiunto un accordo per la completa decarbonizzazione dell’Ex Ilva di Taranto. Questo passo è fondamentale per garantire la salvaguardia della produzione e dell’occupazione negli impianti. Adolfo Urso, ministro delle imprese e del Made in Italy, ha sottolineato il senso di responsabilità e l’interesse comune tra le varie parti coinvolte, definendo questo evento come una dimostrazione di una vera “Squadra Italia” unita.

Urso ha evidenziato che si tratta di un cambiamento significativo che potrebbe incentivare gli investitori a proporre piani industriali incentrati sulla transizione ecologica del settore siderurgico. Grazie a questo accordo, l’Italia si posizionerà come il primo Paese in Europa capace di garantire una siderurgia completamente sostenibile. Il documento è stato sottoscritto da una pluralità di enti, tra cui il Ministero delle Imprese e il Comune di Taranto, rappresentando un atto collettivo di grande importanza.

Il nuovo acquirente dovrà presentare richieste autorizzative che rispettino la roadmap per la decarbonizzazione, prevedendo la sostituzione degli altoforni con forni elettrici. Inoltre, si programmerà un aggiornamento dei lavori dopo il 15 settembre per esaminare i risultati della procedura di gara e valutare la creazione di un polo nazionale del DRI, fondamentale per l’approvvigionamento del nuovo impianto. La reindustrializzazione delle aree dismesse sarà oggetto di attenzione, con l’obiettivo di sostenere sviluppi futuri attraverso manifestazioni di interesse per investimenti produttivi.

Per mitigare gli effetti occupazionali legati alla transizione verso la green economy dell’acciaieria, saranno analizzate politiche attive e passive del lavoro, in collaborazione con i sindacati. Le parti coinvolte hanno anche concordato di definire un Accordo di Programma, mirato a conciliare il diritto alla salute con quello all’ambiente e al lavoro nelle aree di Taranto e Statte. La prima riunione di questo nuovo tavolo è programmata per settembre.

Accordo per la Decarbonizzazione dell’Ex Ilva di Taranto

ROMA (ITALPRESS) – Dopo una lunga negoziazione durata oltre sette ore, è stata raggiunta un’intesa tra le amministrazioni nazionali e locali per la decarbonizzazione completa dell’Ex Ilva di Taranto. Questo accordo mira a garantire la salvaguardia della produzione e dell’occupazione negli impianti. Il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione, evidenziando come, per la prima volta nella storia dell’ex Ilva, si sia creata una vera “Squadra Italia” unita per affrontare sfide cruciali per la siderurgia del Paese.

Il nuovo accordo incoraggerà gli investitori a presentare piani industriali focalizzati sulla sostenibilità ecologica del settore. Con questa intesa, l’Italia si avvia a diventare il primo Paese in Europa con una siderurgia pienamente sostenibile. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha improntato questo accordo con la partecipazione di diverse entità, incluse le amministrazioni locali e le aziende in amministrazione straordinaria, creando una base solida per il futuro della regione.

Il documento è stato successivamente presentato ai sindacati e alle associazioni imprenditoriali del settore. Una componente fondamentale dell’intesa prevede che il nuovo acquirente si impegni a rispettare le tempistiche per le istanze autorizzative ambientali e sanitarie, mirando alla dismissione graduale degli altoforni in favore di forni elettrici, in linea con l’obiettivo di decarbonizzazione. L’accordo include anche il monitoraggio dei procedimenti amministrativi per garantire che le promesse vengano mantenute.

Inoltre, si valuteranno misure per supportare i proprietari degli immobili nel quartiere Tamburi, facilitando le procedure attraverso il rifinanziamento di fondi regionali. Per evitare ricadute ferme sull’occupazione, sarà essenziale sviluppare politiche attive e passive del lavoro, in cooperazione con le associazioni sindacali. La prima riunione riguardante l’accordo è prevista per settembre, con l’intento di coniugare salute, ambiente e lavoro nel territorio.

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