Intesa sulla decarbonizzazione per Ex Ilva firmata al Mimit: verso un futuro sostenibile.
Decarbonizzazione dell’ex Ilva di Taranto: Un Passo Storico per l’Industria Italiana
Un Intesa Cruciale per il Futuro di Taranto
ROMA (ITALPRESS) – È stata firmata un’importante intesa al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, coinvolgendo tutte le amministrazioni nazionali e locali, per la decarbonizzazione degli impianti della ex Ilva di Taranto. Questa iniziativa rappresenta una svolta significativa per la siderurgia nazionale e per l’intero sistema industriale del Paese. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza di questa unione, dichiarando: “Oggi abbiamo dimostrato di avere una vera Squadra Italia. Finalmente, per la prima volta nella storia dell’ex Ilva, nazionale e regionale collaborano per affrontare questa sfida cruciale”.
Questa nuova fase promette di attrarre investimenti verso la riconversione green del settore, rendendo l’Italia un pioniere in Europa per una siderurgia sostenibile. La firma dell’intesa è quindi un passo fondamentale verso un futuro industriale più rispettoso dell’ambiente.
L’Importanza della Decarbonizzazione
Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha espresso grande soddisfazione per il traguardo raggiunto, definendolo un “giorno storico” non solo per la Puglia, ma per l’Italia intera. “Con la firma di oggi, abbiamo inaugurato la piena decarbonizzazione degli impianti dell’ex Ilva. È una pagina nuova, tanto attesa, scritta con impegno e visione”, ha affermato.
Emiliano ha evidenziato il percorso irto di ostacoli che ha portato a questo risultato. La Regione Puglia ha mantenuto la sua determinazione nel sostenere la decarbonizzazione, considerata non solo un’opzione, ma l’unico modo per preservare l’industria dell’acciaio. “Salvaguardare l’occupazione e la salute dei cittadini, in equilibrio con la sicurezza ambientale, sono stati i pilastri della nostra azione”, ha aggiunto.
Un Progetto a Lungo Termine
L’impegno per la decarbonizzazione dell’ex Ilva non è solo il frutto di negoziati recenti. È il risultato di anni di discussioni, confronti e battaglie legali, unite a un dialogo costante con cittadini, lavoratori e istituzioni. Emiliano ha spiegato che gli interventi previsti includono lo spegnimento degli impianti a carbone e l’adozione di forni elettrici a basse emissioni, promuovendo una produzione siderurgica compatibile con la salute dell’ambiente. “Siamo in grado di produrre fino a 6 milioni di tonnellate di acciaio all’anno, nel pieno rispetto delle normative ambientali grazie alla nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)”, ha dichiarato Emiliano.
Questa transizione è cruciale: l’obiettivo non è solo economico, ma anche sociale e ambientale. Si guarda anche alla reindustrializzazione delle aree circostanti e al rilancio dell’indotto, favorendo nuovi investimenti produttivi. Inoltre, è previsto un potenziamento del monitoraggio ambientale e delle infrastrutture portuali per garantire una transizione sostenibile e responsabile.
Un Futuro Sostenibile per Taranto
La rinascita di uno degli impianti più grandi d’Europa, tradizionalmente associato a sofferenze e problematiche ambientali, può finalmente rappresentare un nuovo inizio. “Il diritto alla vita, alla salute e al lavoro sarà finalmente riconosciuto in modo armonico”, ha sottolineato Emiliano. Questo segna non solo un’importante vittoria per la Regione Puglia, ma anche un passo fondamentale verso una giustizia sociale che non può più essere ignorata.
“Non è un traguardo, ma l’inizio di un lungo percorso. Continueremo a monitorare e a lavorare con perseveranza. La Regione Puglia sarà sempre al fianco dei cittadini, per garantire un futuro migliore”, ha concluso Emiliano.
La collaborazione tra il governo, le istituzioni locali e la comunità ha dimostrato che, attraverso il dialogo e l’impegno costante, è possibile raggiungere obiettivi ambiziosi. La strada verso la sostenibilità ambientale e industriale è finalmente tracciata.
Per ulteriori dettagli, consulta il sito ufficiale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e guarda il video che illustra il progetto qui.
Fonte: ITALPRESS
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