iphone rallentati, la Apple si scusa e mette in sconto le batterie

0

iphone rallentati. Arrivano le scuse del gruppo Apple per il rallentamento di iphone con vecchie batterie. Il colosso tecnologico ieri ha diffuso un comunicato in cui ha voluto precisare che “c’è stata tanta incomprensione su questa questione”.

Circa una settimana fa alcuni utenti hanno iniziato a lamentarsi sostenendo che i loro iphone erano stati deliberatamente rallentati con la convinzione di essere così spinti a optare per modelli più recenti dello smartphone.

Apple ha risposto dicendo che “non abbiamo mai fatto e mai faremo qualcosa che intenzionalmente accorci la vita di un qualsiasi dispositivo Apple o leda l’esperienza dell’utente” per portarlo a passare a dispositivi più recenti.

iphone rallentati: sconti per passare a batterie nuove

L’azienda ha spiegato che un update a un software ha rallentato gli iphone con batterie vecchie e ha offerto sconti per comprare batterie nuove a partire dell’iphone 6 in poi; ha inoltre detto che fornirà un aggiornamento al sistema operativo ios per l’inizio del 2018.

Apple crede che la colpa del rallentamento sia anche “dell’invecchiamento chimico delle batterie nei vecchi iphone 6 e iphone 6s, molti dei quali funzionano ancora con le loro batterie originarie”.

L’azienda intanto ha deciso per un taglio dei prezzi per iPhone X già nel primo trimestre del 2018. È quanto emerge da alcune indiscrezioni che stanno circolando in rete in queste ore. Apple starebbe pensando a questa soluzione per controbilanciare l’ipotetico calo di vendite del melafonino del decennale per il prossimo anno, rispetto a quanto previsto inizialmente.

 

Da una parte l’azienda guidata da Tim Cook avrebbe tagliato gli ordini del dispositivo da 50 milioni a 30 milioni di unità nel primo trimestre 2018. Dall’altra parte starebbe meditando un ribasso dei prezzi di listino di iPhone X, al fine di poter definitivamente risollevare le previsioni di vendita, soprattutto negli Stati Uniti.

Il taglio dei prezzi di listino di iPhone X appare una soluzione decisamente difficile da percorrere, sia per quella che è sempre stata la policy Apple in quest’ambito, sia in relazione agli utenti che hanno già acquistato il dispositivo.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

http://pbsi.fbs.unm.ac.id/thai/