Iran e Gaza: l’ipocrisia del riarmo e il silenzio su Gaza

Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha annunciato la partecipazione alla manifestazione di Roma il 21 giugno contro il riarmo, sottolineando l’importanza di ripristinare politica e diplomazia per risolvere i conflitti. Durante un evento a Palermo, ha inoltre criticato la situazione della sanità in Sicilia, evidenziando il malcontento dei cittadini per i lunghi tempi di attesa e la cattiva gestione delle risorse. Conte ha accusato il governo di Giorgia Meloni di continuare a finanziare armi invece di affrontare le inefficienze e il malaffare nella sanità pubblica, definendo la situazione una follia.
Conte: No al Riarmo e Necessità di Riforme nella Sanità Siciliana
PALERMO (ITALPRESS) – Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha annunciato la partecipazione del partito alla manifestazione contro il riarmo in programma a Roma il 21 giugno. Durante un incontro con i giornalisti a Palermo, Conte ha sottolineato l’impegno del Movimento nel condannare la corsa all’escalation militare, chiedendo politici e governanti capaci di affrontare i conflitti con responsabilità e coraggio. “Serve un ritorno alla politica e alla diplomazia”, ha affermato.
Rivolgendo il suo sguardo verso la crisi in Gaza, Conte ha esortato a non dimenticare le atrocità che si stanno verificando, sottolineando che mentre si discute dell’Iran, “il genocidio a Gaza continua”. La questione della pace e la necessita di interventi diplomatici emergono come priorità irrinunciabili per il leader politico, che ha messo in evidenza l’urgenza di una risposta forte e decisa.
Passando alla situazione della sanità in Sicilia, Conte ha espresso la frustrazione dei cittadini che devono affrontare lunghi tempi di attesa per diagnosi cruciali, come nel caso di referti istologici. “È inaccettabile che un paziente debba attendere otto mesi per scoprire di avere un tumore e metastasi”, ha detto, lamentando una gestione inefficiente dei fondi disponibili. “Ci sono 130 milioni di euro di appalti nella nostra regione che non vengono utilizzati correttamente”, ha aggiunto, richiamando l’attenzione su un sistema sanitario che necessita di riforme immediate.
Infine, Conte ha attaccato le politiche di finanziamento della sanità, accusando il governo di Giorgia Meloni di tagli e inefficienze. “È ora di dire basta a sprechi e malaffare, mentre si progettano miliardi per l’acquisto di armi. Questa situazione è folle e intollerabile”, ha concluso sottolineando l’importanza di rimettere i diritti dei cittadini al centro delle politiche sanitarie.
Conte: No al Riarmo e Sostegno alla Sanità Pubblica in Sicilia
PALERMO (ITALPRESS) – Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha annunciato la partecipazione del partito alla manifestazione di Roma contro il riarmo, prevista per il 21 giugno. Attraverso una delegazione, il Movimento ribadisce il suo impegno, sin dall’inizio, a opporsi all’escalation militare, incoraggiando i politici a trovare soluzioni pacifiche ai conflitti. “È fondamentale che i governanti abbiano il coraggio di riattivare la diplomazia, e di mettere fine al genocidio di Gaza,” ha sottolineato Conte, evidenziando l’urgenza di intervenire anche su questa crisi.
Durante il corteo “Sanitàxtutti” a Palermo, organizzato per denunciare i problemi sanitari in Sicilia, Conte ha messo in luce le difficoltà che i cittadini devono affrontare. “La gente è stanca di dover aspettare mesi per un referto istologico, solo per scoprire una diagnosi grave,” ha affermato, evidenziando come la situazione attuale sia inaccettabile. Con 130 milioni di euro in appalti disponibili, è chiaro che ci siano inefficienze da affrontare.
Il leader ha espresso la frustrazione dei cittadini, che si trovano a rimanere in lista d’attesa mentre i comitati di affari contribuiscono al depauperamento della sanità pubblica. “Non è giusto vedere tagli e definanziamenti sotto la guida di Giorgia Meloni,” ha dichiarato, chiedendo un intervento immediato per fermare gli sprechi e il malaffare.
Conte ha quindi sottolineato l’urgenza di un deciso cambiamento, con investimenti mirati nel settore sanitario piuttosto che nei programmi di acquisto di armi. “Pianificare decine di miliardi per armamenti in un contesto simile è pura follia,” ha concluso, esortando tutti a mobilitarsi per una sanità più equa e un approccio pacifico ai conflitti internazionali.
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