Isis, bruciata viva madre con quattro bambini

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Una donna irachena e i suoi quattro figli sarebbero stati giustiziati senza pietà, bruciati vivi, dai miliziani dell’Isis perché cercavano di andarsene da un’area di Kirkuk ancora in mano ai jihadisti. E’ quanto riferisce la tv al-Manar, vicina agli Hezbollah, che ha sede a Beirut.

La donna sarebbe stata bloccata con i figli, tre femmine e un maschietto, sull’autostrada Himreen, nel nord-ovest dell’Iraq. Gli uomini dell’Isis l’hanno accusata di essere responsabile del “crimine” di voler abbandonare “la terra del Califfato” e hanno condannato a morte lei e i suoi figli. Subito dopo, riferisce ancora l’emittente,  hanno dato loro fuoco davanti ad altri civili sfollati dalle loro case devastate.

Oltre, a questa tragica notizia, la cronaca del conflitto testimonia l’avanzata dell’esercito iracheno a Mosul. Maan Saadi, generale del servizio antiterrorismo ha annunciato che le forze di Baghdad hanno riconquistato il vasto campus dell’università, una delle più importanti del Paese.

Sempre a Mosul, secondo mezzi di informazione curdi, è stato ucciso l’olandese di 41 anni, noto come Abu Omer Hollandi, ritenuto il “capo dei foreign fighter” dell’Isis nell’area e considerato molto vicino al leader Abu Bakr al Baghdadi. Hollandi, che guidava il battaglione “Inghimasi” (“Quelli che combattono fino alla morte”), è morto durante violenti scontri con le forze speciali irachene.

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