Israele colpisce obiettivi nucleari in Iran: Khamenei minaccia vendetta, Netanyahu annuncia un momento decisivo.

Israele colpisce obiettivi nucleari in Iran: Khamenei minaccia vendetta, Netanyahu annuncia un momento decisivo.

Israele-Iran-1-1.jpg

Attacco Israeliano all’Iran: Escalation Nella Crisi Nucleare

Un’imponente colonna di fumo si erge sopra Teheran dopo che la notte del 13 giugno 2025, l’Aeronautica militare israeliana ha lanciato un attacco su oltre 100 obiettivi iraniani, utilizzando circa 200 aerei e oltre 330 munizioni. L’operazione, denominata "Rising Lion", ha colpito installazioni militari e nucleari, tra cui anche membri dei Guardiani della Rivoluzione. È quanto riportato dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF).

La Risposta di Netanyahu

In un video messaggio, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato: "L’operazione ‘Rising Lion’ continuerà finché necessario per eliminare la minaccia esistenziale che incombe su di noi". Netanyahu ha descritto gli attacchi come un "momento decisivo nella storia di Israele", avvisando i cittadini di restare vigili e seguire le istruzioni del Comando del Fronte Interno. La situazione è così critica che Israele ha dichiarato uno stato di emergenza in tutto il paese, chiudendo le scuole e limitando il traffico aereo.

"Non possiamo permetterci di aspettare", ha aggiunto il generale Eyal Zamir, capo delle IDF, durante una conferenza stampa. "Siamo giunti a un punto di non ritorno e dobbiamo prevenire una minaccia esistenziale da parte di un nemico che cerca apertamente la nostra distruzione."

La Reazione dell’Iran

Dopo gli attacchi, la Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, ha minacciato severe conseguenze per Israele, affermando: "Israele riceverà una dura punizione. Questo crimine scriverà per loro un destino amaro". Il portavoce dello Stato Maggiore delle forze armate iraniane, Abu al-Fadl Shekarchi, ha aggiunto che le forze armate risponderanno inevitabilmente a questo "attacco sionista".

Il governo iraniano ha avviato misure difensive e legali in risposta agli attacchi, definendoli come una violazione della sovranità nazionale. "Consideriamo la ritorsione e la difesa un nostro legittimo diritto", ha affermato in una nota ufficiale.

Gli Danni e il Bilancio Umani

Secondo i rapporti, almeno 95 persone sono rimaste ferite in tutto l’Iran, come indicato dal portavoce dei Servizi di Emergenza Nazionale, Mojtaba Khaledi. Il bilancio include anche la morte di figure chiave come il generale Hossein Salami, comandante dei Guardiani della Rivoluzione, e lo scienziato nucleare Fereydoun Abbasi. La portavoce delle IDF, Effie Defrin, ha confermato che l’Iran ha lanciato oltre 100 droni verso Israele nelle ore precedenti gli attacchi, evidenziando l’intensificazione del conflitto.

A Sud della Fronte: La Posizione degli Stati Uniti

Da Washington, il governo degli Stati Uniti ha smentito ogni coinvolgimento nell’operazione israeliana, con alcuni funzionari che hanno espresso preoccupazione per l’escalation della tensione. A tal proposito, l’ex presidente Donald Trump ha dichiarato: "Israele deve proteggere se stesso, ma è fondamentale che ci siano misure diplomatiche per ridurre le tensioni."

Reazioni Internazionali e Chiusura dello Spazio Aereo

Il Ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, ha avuto colloqui telefonici con il suo omologo italiano, Antonio Tajani, e con il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, per discutere le misure intraprese. "Abbiamo preso questa decisione all’ultimo momento possibile, dopo aver esaurito tutte le altre vie”, ha detto Sa’ar, esprimendo l’urgenza della situazione.

Nel contesto di questi eventi, Israele e Giordania hanno temporaneamente chiuso il loro spazio aereo, dichiarando che non ci sarebbero stati voli nel cielo israeliano fino a nuovo avviso. Questa situazione di emergenza ha destato preoccupazione nelle comunità internazionali, richiamando anche l’attenzione dell’Unione Europea.

Danni alle Infrastrutture Nucleari

Le IDF hanno confermato che gli attacchi hanno provocato danni significativi al più grande sito di arricchimento dell’uranio in Iran, situato a Natanz. "Abbiamo attaccato l’infrastruttura necessaria per l’arricchimento di livello militare", hanno riferito fonti militari, sottolineando che l’operazione mira a interrompere il progetto del regime iraniano per la costruzione di armi nucleari.

La Strategia di Difesa Israeli e la Situazione In Evoluzione

Il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha espresso il suo sostegno per l’operazione, affermando: "Chiunque agisca per distruggere Israele verrà eliminato. Le IDF continueranno le loro operazioni per contrastare il programma nucleare iraniano."

La situazione rimane tesa e in continua evoluzione, con le forze iraniane pronte a rispondere e un crescente timore di ulteriori escalation nel conflitto. Questi eventi hanno il potenziale di avere ripercussioni significative non solo nella regione, ma anche a livello globale.

Per informazioni più dettagliate, è possibile consultare le fonti ufficiali delle Forze di Difesa Israeliane e le agenzie di notizie internazionali.

Non perderti tutte le notizie dal mondo su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *