Istrionismo e militanza politica: come le performance influenzano il discorso pubblico contemporaneo.
I mille volti di Volonté
Gian Maria Volonté ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama cinematografico. Tra i suoi ruoli più celebri, ricordiamo El Indio in “Per qualche dollaro in più” e Ramón Rojo in “Per un pugno di dollari”, pellicole che lo hanno reso noto a livello internazionale. La sua interpretazione del ‘Dottore’ in “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri rappresenta uno dei vertici della sua carriera, contribuendo a far guadagnare al film l’Oscar come Miglior Film Straniero nel 1971.
Volonté ha saputo calarsi in personaggi complessi, diventando una voce critica nei confronti della società e del sistema politico dell’epoca. La sua famosa affermazione: “Tutto il cinema è politico” evidenzia la sua convinzione che anche le opere senza contenuto profondo possano riflettere le dinamiche sociali. Cito la riflessione di Volonté: “Il sistema ti offre mille modi per riempire il tempo libero, compresi i film che ti mettono in condizione di non pensare. E questo è il dato politico.”
Volonté, originario di Milano, è deceduto nel 1994 in Grecia, sul set de “Lo sguardo di Ulisse” di Theo Angelopoulos, a causa di un infarto. La sua morte prematura ha lasciato un vuoto nel panorama culturale italiano, evidenziando la fragilità di un artista la cui carriera era ancora in ascesa.
