Italia guida il Consiglio d’Europa con un ruolo proattivo nella gestione della migrazione.

Italia guida il Consiglio d’Europa con un ruolo proattivo nella gestione della migrazione.

La premier Giorgia Meloni ha annunciato un importante passo avanti nel dibattito sulla migrazione e...

La premier Giorgia Meloni ha annunciato un importante passo avanti nel dibattito sulla migrazione e la sicurezza all’interno del Consiglio d’Europa, con l’adesione di 27 Stati alla dichiarazione congiunta promossa da Italia e Danimarca. Questa iniziativa mira ad aggiornare l’applicazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, in risposta alle sfide attuali, garantendo la sicurezza dei cittadini e permettendo l’espulsione di stranieri condannati per reati gravi. La Danimarca sostiene l’importanza di bilanciare i diritti individuali con la sicurezza pubblica. Il dibattito continuerà in vista di una riunione dei ministri degli Esteri prevista per il 2026.

Italia e Danimarca: Iniziativa per la Sicurezza e la Migrazione nel Consiglio d’Europa

ROMA (ITALPRESS) – La Premier Giorgia Meloni ha espresso soddisfazione per il ruolo significativo che l’Italia sta svolgendo nel campo della migrazione e della sicurezza all’interno del Consiglio d’Europa. Questo sviluppo segue il rafforzamento delle politiche migratorie dell’Unione Europea, l’avvio di un dibattito costruttivo su soluzioni innovative e il posizionamento della migrazione come tema centrale durante la Presidenza G7 italiana. La dichiarazione congiunta sottoscritta da 27 Nazioni, che rappresentano la maggioranza degli Stati membri del Consiglio d’Europa, evidenzia l’importanza di aggiornare l’applicazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo in un contesto mondiale complesso.

L’obiettivo principale di questo approccio è garantire la sicurezza dei cittadini, una priorità assoluta per i governi coinvolti. Meloni ha sottolineato che è fondamentale evitare che l’interpretazione della legge possa generare situazioni in cui individui responsabili di gravi violazioni possano beneficiare di protezioni legali inadeguate. Questo nuovo orientamento mira a tutelare i diritti delle persone nel rispetto della sicurezza collettiva.

La Danimarca, partner attivo in questa iniziativa, condivide l’intenzione di guidare la gestione della migrazione in modo efficace. Il primo ministro danese, Mette Frederiksen, ha evidenziato la necessità di espellere stranieri condannati per reati gravi, un obiettivo ostacolato dall’interpretazione vigente della Convenzione. Mette in evidenza la necessità di trovare un equilibrio tra la difesa della libertà e della sicurezza delle società e i diritti individuali dei criminali.

Il dibattito continuerà con il Consiglio d’Europa, infliggendo maggiore impulso alla questione. Si prevede che una nuova dichiarazione sarà adottata durante la riunione dei ministri degli Esteri, prevista per il 15 maggio 2026 a Chisinau, in Moldova. Questa occasione rappresenta un’importante opportunità per rafforzare la collaborazione internazionale in materia di sicurezza e migrazione.

Italia e Danimarca Avanzano nel Rinnovo della Convenzione Europea dei Diritti Umani

ROMA (ITALPRESS) – La premier Giorgia Meloni ha dichiarato con soddisfazione l’importante ruolo che l’Italia sta rivestendo nel campo della migrazione e della sicurezza all’interno del Consiglio d’Europa. Dopo aver rafforzato le politiche migratorie esterne dell’Ue e avviato dibattiti su soluzioni innovative, l’Italia ha ottenuto la adesione di 27 Nazioni alla dichiarazione congiunta, in collaborazione con la Danimarca, che mira a rivedere l’applicazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Questo passo è fondamentale per garantire che la sicurezza dei cittadini rimanga una priorità senza compromessi legati a interpretazioni legali favorevoli a chi ha violato gravemente le leggi.

La Danimarca, insieme all’Italia, è determinata a mantenere un ruolo di primo piano nella gestione efficace del fenomeno migratorio. Il primo ministro danese, Mette Frederiksen, ha evidenziato l’importanza di potere espellere stranieri condannati per crimini gravi. Al momento, la difficoltà di espulsione di alcuni criminali stranieri è in gran parte dovuta a come la Convenzione europea dei diritti dell’uomo è interpretata. Questo ha sollevato la questione della necessità di bilanciare gli interessi pubblici con i diritti individuali dei criminali, sottolineando così l’urgenza di una revisione normativa.

L’approvazione della dichiarazione è considerata un passo significativo verso un’iniziativa che mira a rafforzare la sicurezza nelle società europee. Con una maggioranza di Stati del Consiglio d’Europa che sostiene questa iniziativa, Meloni ha sottolineato il valore di questo impegno collettivo nel migliorare la percezione di sicurezza delle popolazioni. Il dibattito attuale costituisce un’importante opportunità per affrontare queste sfide comuni.

Il Consiglio d’Europa sarà il palcoscenico per continuare il dialogo, con l’obiettivo di formalizzare una nuova dichiarazione in occasione della riunione dei ministri degli Esteri prevista per il 15 maggio 2026 a Chisinau, in Moldova. Questo passo rappresenta un’opportunità cruciale per delineare una strategia più efficace nella gestione della migrazione e nella salvaguardia dei diritti umani.

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