La piccola Bana scrive a Trump:”Per favore, salva i bimbi di Aleppo”

La piccola Bana scrive a Trump:”Per favore, salva i bimbi di Aleppo”

0

Bana Alabed, la bimba siriana di sette anni che con i suoi tweet ha commosso il mondo raccontando la guerra ad Aleppo, ha scritto una lettera aperta a Donald Trump, anzi un twett come usa fare il neo presidente americano per comunicare.

Il messaggio dice: “Per favore può salvare i bambini e il popolo della Siria? Lei deve fare qualcosa per i bambini della Siria perché essi sono come i suoi figli e meritano la pace come lei”, Bana è fuggita da Aleppo con la sua famiglia lo scorso dicembre e attualmente residente in Turchia.

La bambina, ha spiegato la madre Fatemah, ha scritto la lettera qualche giorno prima del giuramento di Trump perché “ha visto Trump molto spesso in Tv”. La madre, insegnante di inglese, ricorda come la scuola frequentava da Bana ad Aleppo è stata distrutta dalle bombe e alcuni dei suoi piccoli compagni sono morti.

«Quando ero ad Aleppo non potevo giocare  era la città della morte. Ora sono in Turchia, posso uscire e divertirmi – dice la bimba siriana– posso andare a scuola, anche se ancora non ho cominciato. Ecco perché la pace è importante per tutti, compreso te», scrive la bimba.

“Devi fare qualcosa per i bambini della Siria, perché sono come i tuoi bambini e hanno bisogno di pace come te. Se mi prometti che farai qualcosa per i bambini della Siria, sarò la tua nuova amica», conclude.

Intanto continua i colloqui di Astana, che saranno una buona base per continuare il processo dei negoziati a Ginevra”: il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato a Mosca il re di Giordania Abdullah II. “Con i nostri sforzi congiunti – ha detto Putin rivolgendosi al re giordano – il processo si sta sviluppando sulla base di una decisione molto importante, quella di cessare le ostilità, la tregua tra le forze governative e l’opposizione armata”.

“Riconosciamo il ruolo cruciale della Russia nel risolvere” il conflitto siriano “e molte altre questioni regionali”, ha dichiarato da parte sua il re di Giordania, assicurando il sostegno del suo paese al processo lanciato ad Astana.

Ieri, alla fine dei colloqui, Russia, Turchia e Iran hanno siglato un accordo per un meccanismo congiunto di monitoraggio della tregua in Siria.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *