La presenza dello Stato in Calabria è solida e determinata
L’operazione della Dda e della Dia a Catanzaro con l’arresto di sei persone per estorsione aggravata è un segnale forte della presenza dello Stato in Calabria. L’indagine riguarda l’appalto del terzo megalotto della Statale 106 e le richieste estorsive alla ditta appaltatrice. Il presidente della Regione Calabria ringrazia i magistrati, la Dia e l’imprenditore coraggioso che ha denunciato. Si auspica una maggiore collaborazione tra Stato e cittadini per liberare la Calabria dai poteri criminali e favorire una crescita economica e sociale nella legalità.
Operazione antidroga a Catanzaro: un segnale forte dello Stato in Calabria
A Catanzaro, un’importante operazione condotta dalla Dda e dalla Dia ha portato all’arresto di sei persone accusate di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Questo evento rappresenta un significativo segnale della presenza dello Stato in Calabria, dimostrando la sua determinazione nel contrastare le attività criminali che minano la legalità e la sicurezza nella regione.
L’operazione si è concentrata sull’appalto di un’infrastruttura fondamentale per la mobilità calabrese, il terzo megalotto della Statale 106, e sulle presunte richieste estorsive rivolte alla ditta appaltatrice. La sensibilità e la capacità delle autorità competenti nel fare luce su queste azioni criminali sono fondamentali per garantire un futuro di crescita e sviluppo per la Calabria, liberandola dall’influenza nefasta dei poteri criminali che minacciano la sua prosperità.
Un sentito ringraziamento va ai magistrati della Dda e al personale della Dia per il loro impegno nella lotta alla criminalità organizzata. Inoltre, un plauso particolare è rivolto all’imprenditore coraggioso che ha denunciato le pratiche illecite, dimostrando che la collaborazione tra Stato e cittadini è fondamentale per contrastare le attività criminali e promuovere uno spirito di legalità e trasparenza nella società calabrese.
La Calabria, con il suo tessuto economico e sociale desideroso di crescita e emancipazione, ha bisogno di essere liberata dai poteri criminali che ne ostacolano lo sviluppo. L’esempio di collaborazione tra imprenditori, cittadini e autorità costituite deve essere seguito e incoraggiato, per garantire un futuro migliore per la regione e per tutti coloro che vi risiedono.
Operazione Dda e Dia a Catanzaro
La recente operazione condotta dalla Dda e dalla Dia a Catanzaro, che ha portato all’arresto di sei persone accusate di estorsione aggravata dal metodo mafioso, rappresenta un significativo passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata in Calabria. L’arresto di soggetti legati all’estorsione nel settore degli appalti pubblici evidenzia il costante impegno dello Stato nella tutela dei diritti e della legalità.
In particolare, l’indagine riguarda l’appalto di un’importante infrastruttura per la mobilità regionale, il terzo megalotto della Statale 106, in cui si sono riscontrate presunte attività estorsive a danno dell’impresa appaltatrice. L’intervento tempestivo delle autorità competenti ha permesso di mettere in luce le azioni criminali ordite nell’ambito di quest’operazione, contribuendo a contrastare il potere corruttivo della criminalità organizzata sul territorio calabrese.
Un plauso va ai magistrati della Dda e ai vertici e al personale della Dia, che con il loro operato hanno contribuito a smantellare una rete criminale che minava la credibilità e lo sviluppo della regione. Inoltre, un ringraziamento particolare va all’imprenditore coraggioso che, con la sua denuncia, ha dato il via all’inchiesta e ha dimostrato che la collaborazione tra cittadini e Stato è essenziale per liberare la Calabria da ingiustizie e illegalità.
La Calabria, terra di grandi potenzialità e bellezze naturali, merita di crescere e di emanciparsi nella legalità, creando opportunità per le future generazioni e garantendo un ambiente economico sano e trasparente. L’operazione della Dda e della Dia a Catanzaro è un segnale importante che conferma la determinazione delle istituzioni nel contrastare il malaffare e nell’affermare i valori della legalità e della giustizia.
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