Latina: Sequestrati Oltre 76 Milioni di Euro per Frode nei Bonus Edilizi

Latina: Sequestrati Oltre 76 Milioni di Euro per Frode nei Bonus Edilizi

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Sequestro di Crediti d’Imposta Falsi nel Lazio: Oltre 76 Milioni di Euro coinvolti

LAZIO (ITALPRESS) – Oggi, un’operazione significativa condotta dalle Fiamme Gialle ha portato al sequestro di crediti d’imposta falsi per un valore superiore ai 76 milioni di euro. L’intervento, realizzato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, insieme ai militari di Frosinone, segna un’importante svolta nella lotta contro le frodi fiscali che hanno approfittato delle misure di sostegno implementate dal Governo durante l’emergenza Covid-19. Questo intervento scaturisce da un’indagine complessa che ha rivelato un sistema fraudolento a livello nazionale.

Un Sistema Fraudolento Svelato da Un’Indagine Diligente

Le indagini sono iniziate nel 2023 e hanno avuto un primo focus su una nota società finanziaria operante nel cassinate. Con il progredire delle analisi, sono emerse evidenze di frodi sistematiche legate alla cessione di crediti d’imposta e alle indebite compensazioni. Secondo le informazioni fornite dalle autorità competenti, 36 società di varie regioni italiane sarebbero coinvolte in questa operazione illecita, portando al deferimento di 87 persone fisiche accusate di “concorso in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”.

“Questa operazione dimostra l’impegno delle autorità nel contrasto alle frodi fiscali, che non solo danneggiano l’erario ma compromettono anche l’integrità del nostro sistema economico”, ha commentato il Generale Giuseppe Zafarana, Comandante Generale della Guardia di Finanza.

Il sistema fraudolento ha riguardato principalmente crediti d’imposta derivanti da incentivi come il “sisma bonus” e bonus per ristrutturazioni edilizie, prevalentemente incentrati su immobili situati in Puglia. Tuttavia, gli indagati risiedono per la maggior parte in Lombardia, Campania, Lazio e Puglia, creando una rete di frodi che ha colpito diverse aree del Paese.

Le indagini hanno messo in luce numerose irregolarità, evidenziando la mancanza di legittimità nella disponibilità degli immobili sui quali si dichiarava di aver effettuato i lavori. In alcuni casi, le società coinvolte erano state create appositamente per generare crediti d’imposta illeciti, non rispettando le normative vigenti riguardo agli obblighi dichiarativi.

“È fondamentale che i cittadini abbiano fiducia nel sistema fiscale e che le aziende aderiscano a pratiche di compliance etiche. La nostra azione è volta a ripristinare tale fiducia”, ha aggiunto il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Secondo le evidenze raccolte, i crediti d’imposta, una volta ottenuti in modo illecita, venivano monetizzati attraverso operazioni con Poste Italiane e utilizzati in compensazione per il pagamento delle tasse. Questo meccanismo ha causato un danno patrimoniale all’erario, calcolato attualmente in oltre 76 milioni di euro.

L’Autorità Giudiziaria ha ritenuto che l’Agenzia delle Entrate sia stata ingannata attraverso ingegnose manovre e raggiri, inducendola a riconoscere crediti d’imposta falsi come esistenti e cedibili. Questo caso rappresenta non solo una grave violazione delle leggi fiscali, ma un attacco diretto all’interesse pubblico.

Le autorità fiscalmente competenti, collaborando con enti locali e nazionali, continueranno a monitorare e indagare su queste pratiche illecite, perseguendo ogni responsabilità. “L’integrità del nostro sistema fiscale è una priorità e non tollereremo alcun comportamento fraudolento”, ha affermato il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini.

I risultati di questa operazione sono un chiaro segnale agli autori delle frodi fiscali e un richiamo alla legalità per le imprese e i cittadini. L’azione coordinata delle forze dell’ordine e delle autorità fiscali rende evidente l’impegno per la tutela delle finanze pubbliche e la necessità di un operato trasparente nel settore economico del Paese.

Fonti ufficiali: comunicati stampa della Guardia di Finanza e dichiarazioni del Ministro dell’Economia e del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.

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