Latitante Tommaso Morra arrestato a Cerignola: sviluppi nella lotta alla criminalità.
Arrestato il Latitante Tommaso Morra a Cerignola
FOGGIA (ITALPRESS) – La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno arrestato a Cerignola il latitante Tommaso Morra, condannato in via definitiva a 12 anni e 6 mesi di reclusione. Al momento della cattura, Morra aveva già scontato una parte della pena, rimanendo in latitanza per 9 anni, 6 mesi e 25 giorni. La cattura è avvenuta grazie a un’operazione coordinata dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Brescia, in collaborazione con la Procura della Repubblica di Bari e la Direzione Distrettuale Antimafia.
Il Tentativo di Assalto al Caveau Mondialpol
Tommaso Morra è stato riconosciuto come uno dei principali artefici del tentativo di assalto avvenuto nel marzo 2022 ai danni del caveau Mondialpol di Calcinato, in provincia di Brescia. Il gruppo di Morra, composto da 30 complici, ha tentato di perpetrare un furto che avrebbe potuto causare danni ingenti. All’epoca, le indagini svolte dalla Procura della Repubblica di Brescia hanno portato al fermo di vari membri del gruppo, impedendo così il compimento dell’azione criminosa.
Grazie all’attività investigativa condotta dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dalle squadre mobili di Brescia e Foggia, Morra è stato rintracciato e arrestato. Le indagini hanno coinvolto anche il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e il GICO della Guardia di Finanza di Bari, evidenziando l’importanza della cooperazione tra le varie forze dell’ordine.
Gli investigatori hanno descritto Morra come un elemento di spicco delle cosiddette “batterie cerignolane”, gruppi noti per la loro dedizione agli assalti ai furgoni portavalori. A questo proposito, si evidenzia che Morra non era nuovo alla fuga, avendo già eluso le autorità in più occasioni. Le indagini hanno rivelato che il gruppo era equipaggiato con armi pesanti, tra cui Kalashnikov, mitragliette UZI e fucili a pompa, rendendo l’operazione di arresto particolarmente rischiosa.
La cattura di Morra ha rappresentato un importante risultato per le forze di polizia, in quanto ha permesso di neutralizzare uno dei principali responsabili di tali attività criminose. La Polizia di Stato ha ritenuto fondamentale l’intervento congiunto dei reparti speciali, tra cui i NOCS, sottolineando la necessità di una strategia coordinata per affrontare la criminalità organizzata.
Recenti rapporti sull’argomento hanno messo in luce che le operazioni contro le bande dedite ai furti con scasso sono diventate una priorità per le forze dell’ordine. La crescente preoccupazione per la sicurezza pubblica ha spinto le autorità a intensificare gli sforzi di cooperazione tra le varie agenzie di polizia e giustizia. A tal proposito, il Ministero dell’Interno ha annunciato un potenziamento dei controlli nelle aree a maggior rischio, affinché eventi come quello di Calcinato non si ripetano.
Morra, dunque, non rappresenta solo un singolo caso, ma l’icona di un problema più ampio legato alla criminalità organizzata in Italia. Le forze di polizia stanno continuando a lavorare per smantellare reti estese che operano indisturbate, spesso con l’appoggio di complici all’interno delle istituzioni. Un approccio più integrato e una forte sinergia tra tutte le forze di polizia, dalla Polizia di Stato ai Carabinieri fino alla Guardia di Finanza, sono ritenute essenziali per spezzare queste catene di illegalità.
Infine, è opportuno sottolineare come la cattura di Morra possa fungere da deterrente per altre attività criminali, inviando un chiaro messaggio a tutti coloro che credono di poter operare indisturbati. La lotta contro la criminalità organizzata è destinata a continuare, e ogni arresto rappresenta un passo avanti verso una società più sicura.
Fonti: Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Ministero dell’Interno.
(ITALPRESS).
Non perderti tutte le notizie di cronaca su Blog.it
