Le tribù indigene del Perù si oppongono alla facilitazione della deforestazione amazzonica attraverso una nuova legge

Le tribù indigene del Perù si oppongono alla facilitazione della deforestazione amazzonica attraverso una nuova legge

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Perù: Polemiche sul nuovo emendamento alla legge delle foreste e della fauna selvatica

Il recente emendamento alla legge peruviana sulle foreste e la fauna selvatica, approvato a marzo, ha scatenato una forte reazione da parte di attivisti ambientali e comunità indigene. Secondo le organizzazioni della società civile, questo emendamento potrebbe portare a una massiccia legalizzazione della deforestazione illegale, mettendo a rischio sia la biodiversità che i diritti delle popolazioni native.

Le preoccupazioni della società civile peruviana

L’emendamento elimina l’obbligo per agricoltori e aziende di richiedere l’autorizzazione statale prima di convertire terreni forestali ad altri usi, rappresentando un cambio drastico rispetto alla legge del 2011 che prevedeva controlli governativi e studi di impatto ambientale. Alcuni esperti legali, come Alvaro Masquez Salvador dell’Istituto di difesa legale del Perù, hanno espresso preoccupazione riguardo alla "privatizzazione" delle foreste, sottolineando che le foreste non dovrebbero essere considerate proprietà privata ma patrimonio della nazione.

Il rischio per l’Amazzonia peruviana

Il Perù ospita una vasta estensione di foresta amazzonica, essenziale per la lotta al cambiamento climatico e abitata da numerosi popoli indigeni. Queste foreste sono ad alto rischio a causa della nuova legge che potrebbe legittimare la deforestazione illegale e compromettere la capacità del Paese di proteggere i suoi ecosistemi.

Interessi legali e illegali dietro l’emendamento

Gli analisti hanno notato una convergenza di interessi legittimi e illegali dietro l’emendamento, come agrobusiness, accaparratori di terre, estrattori minerari non autorizzati e narcotrafficanti. Questa coalizione informale minaccia l’ambiente peruviano e ricorda le politiche adottate in Brasile sotto il governo di Jair Bolsonaro.

Smentita dell’Unione europea

Nonostante il governo peruviano abbia sostenuto che le modifiche alla legge erano necessarie per conformarsi al nuovo regolamento dell’Unione europea contro la deforestazione, l’UE ha smentito tali affermazioni. L’obiettivo del regolamento dell’UE è garantire la tracciabilità dei prodotti, non cambiare le leggi nazionali.

La reazione delle comunità indigene

Con le vie legali nazionali esaurite, le comunità indigene peruviane si preparano a portare il caso davanti a organismi internazionali per denunciare la minaccia ai loro diritti, territori e stili di vita. Julio Cusurichi, leader dell’Associazione Interetnica per lo Sviluppo della Foresta Pluviale, ha dichiarato: "Questa legge favorisce l’accaparramento di terre e distrugge anni di lotta per la tutela ambientale".

È fondamentale monitorare da vicino gli sviluppi di questa controversa situazione in Perù e il possibile impatto sulla preziosa foresta amazzonica del paese.

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