Legami Storici: L’Indissolubile Amicizia tra Italia e Israele nel Tempo

Rapporti Storici e Strategici tra Italia e Israele
ROMA (ITALPRESS) – Il legame tra Italia e Israele, definito come “antico” dall’ambasciatore d’Israele a Roma, Jonathan Peled, si basa su una profonda “comprensione e amicizia”. In un’intervista esclusiva a Claudio Brachino per Diplomacy Magazine, l’ambasciatore ha delineato i punti salienti delle relazioni bilaterali tra i due Stati.
Unione di Valori e Interessi Comuni
“L’Italia ha riconosciuto Israele nel 1949, ma la connessione tra Roma e Gerusalemme risale a secoli fa”, ha spiegato Peled. “Condividiamo non solo valori e interessi, ma anche un’identità mediterranea e un amore per la vita. Questa amicizia è rafforzata dalla collaborazione su temi comuni come i cambiamenti climatici e la sicurezza”. La presenza italiana nelle operazioni di Unifil in Libano e il programma “Food for Gaza” rappresentano esempi tangibili di questa unione.
Inoltre, l’ambasciatore ha evidenziato la risposta italiana agli incendi boschivi in Israele, con l’invio di due Canadair per fornire assistenza, sottolineando che le sfide come il terrorismo e le minacce ambientali richiedono uno sforzo comune. “Entrambi i paesi hanno molto da imparare l’uno dall’altro in questi ambiti”, ha affermato Peled.
Partnership Economica in Crescita
Le relazioni economiche tra Italia e Israele sono particolarmente fiorenti. “Non c’è competizione quando si parla di cibo, olio o pasta”, ha dichiarato Peled, evidenziando i settori chiave dello scambio commerciale tra i due paesi. L’Italia è un importante fornitore di beni come automobili e macchinari, mentre Israele esporta innovazione tecnologica e prodotti chimici.
Questi scambi economici non solo fortificano il legame, ma creano opportunità reciproche. Secondo un rapporto del Ministero dell’Industria e del Commercio israeliano, il volume degli scambi commerciali tra Italia e Israele ha visto una crescita significativa, con un aumento del 20% negli ultimi cinque anni.
Un impegno condiviso per la stabilità in Medio Oriente
Peled ha evidenziato la “presenza italiana importante” in Medio Oriente, sottolineando il ruolo dell’Italia nella regione. “Il contingente italiano nel sud del Libano è uno dei più significativi”, ha detto. L’ambasciatore ha anche parlato della cooperazione italiana con le forze armate locali, contribuendo così alla stabilità e alla pace nel Mediterraneo.
“L’Italia gioca un ruolo cruciale anche nella formazione dei militari nella regione”, ha affermato. Questi sforzi si allineano con le priorità strategiche di Israele, che mira a creare un ambiente più pacifico non solo per i propri cittadini, ma anche per i palestinesi.
La Lotta Contro l’Antisemitismo e le Recenti Tensioni
Peled ha espresso la sua gratitudine per la posizione del governo italiano in merito agli attacchi di Hamas del 7 ottobre. “La condanna unanime di tali atti e il riconoscimento del diritto di Israele a difendersi sono vitali”, ha commentato l’ambasciatore. Sfortunatamente, ha notato, l’opinione pubblica è cambiata, trasformando le vittime in aggressori.
Riguardo alle recenti proteste pro-palestinesi, Peled ha chiarito che sostenere i diritti palestinesi è diverso dal sostenere Hamas, un’organizzazione che rappresenta una minaccia alla sicurezza. “Questa distinzione è essenziale per prevenire una nuova forma di antisemitismo, che colpisce non solo gli ebrei ma anche altre minoranze.”
Riflessioni sulla Comunità Ebraica in Italia
Peled ha sottolineato che la comunità ebraica in Italia è una delle più antiche del mondo, con una storia di 2000 anni. “Sono parte integrante della società italiana, della cultura e dell’economia”, ha dichiarato. “È fondamentale prenderci cura di loro e lavorare insieme per il bene comune”.
In questo contesto, è importante citare anche le parole di Papa Francesco, che ha dichiarato: “La nostra società è più ricca grazie alle diverse culture e fedi che coesistono insieme”. Queste affermazioni evidenziano la necessità di promuovere la tolleranza e il rispetto tra le diverse comunità.
Verso un Futuro di Pace e Collaborazione
In ultima analisi, Peled ha ribadito l’importanza di garantire un futuro migliore per tutti nel Mediterraneo. “Dobbiamo battere Hamas e garantire sicurezza e coesistenza”, ha detto. “La pace è possibile: abbiamo già accordi di pace con l’Egitto e la Giordania e vogliamo raggiungere obiettivi simili con i palestinesi”.
In un panorama globale così complesso, questi dialoghi e le relazioni bilaterali sono fondamentali non solo per Italia e Israele, ma anche per la stabilità dell’intera regione. Le parole di Peled ci ricordano che, nonostante le sfide, il cammino verso la pace passa attraverso il rispetto reciproco e la volontà di lavorare insieme per un futuro migliore.
Fonti: Diplomacy Magazine, Ministero dell’Industria e del Commercio israeliano.
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