Lollobrigida: “Impegno costante per il supporto concreto al settore primario”.
Legge di Bilancio 2023: Sostegno all’Agricoltura Italiana
ROMA (ITALPRESS) – La nuova Legge di Bilancio segna un ulteriore passo avanti nel sostegno al settore primario, un comparto che ha dimostrato resilienza e capacità di adattamento a un contesto in continuo cambiamento. “L’agricoltura italiana ha conseguito risultati eccezionali, e questo è merito non solo del lavoro instancabile di agricoltori e pescatori, ma anche delle politiche pubbliche che hanno permesso una crescita sostenuta”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Negli ultimi anni, il Governo ha investito oltre 15 miliardi di euro nel settore primario, attirando anche 10 miliardi di euro di investimenti privati entro il 2025, consolidando così la posizione dell’Italia come leader a livello europeo in termini di valore aggiunto agricolo.
Misure Fiscali e Agevolazioni per gli Agricoltori
Tra le principali novità introdotte, spicca l’esenzione IRPEF per i redditi dominicali e agrari, che sarà estesa fino al 2026. Questa misura rappresenta un’importante opportunità per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali (IAP) poiché contribuirà a ridurre la pressione fiscale sulla base imponibile. In aggiunta, la Legge prevede la stabilizzazione delle agevolazioni sul gasolio agricolo fino al 2026, garantendo così una certa stabilità ai costi di produzione per le aziende del settore.
Un’altra iniziativa importante è il rifinanziamento della carta per l’acquisto di beni alimentari essenziali. Con un investimento di un miliardo di euro per il biennio 2026-2027, questa misura si rivolge alle famiglie con Isee inferiore ai 15.000 euro, sostenendo il loro potere d’acquisto e, di riflesso, stimolando la domanda di prodotti agroalimentari italiani. Le politiche del Governo Meloni continuano quindi a concentrarsi non solo sulle esigenze delle aziende, ma anche sulla tutela dei consumatori, creando sinergie tra i diversi attori del settore.
Incentivi e Innovazione per le Imprese del Settore Primario
Il ministero sottolinea che la Legge di Bilancio include la proroga del Credito d’Imposta per la ZES Unica agricola fino al 2026. Con uno stanziamento di 50 milioni di euro, le PMI del Sud Italia potranno beneficiare di aliquote fiscali estremamente vantaggiose, pari a circa il 58%. Questa iniziativa mira a favorire lo sviluppo economico delle aree più vulnerabili del Paese, offrendo alla imprese una finestra temporale più ampia per comunicare le spese effettuate.
In un ulteriore sforzo per valorizzare il lavoro agricolo, la Legge stabilizza anche il LOAGRI (Lavoro Occasionale in Agricoltura), permettendo contratti fino a 45 giornate annue. A partire dal 2026, questa disciplina diventerà strutturale e si aprirà a contratti di rete, favorendo la cooperazione tra diverse aziende agricole, anche nella cessione delle quote. Questa iniziativa non solo supporta i lavoratori, ma promuove anche una cultura della cooperazione nella filiera agricola.
Per quanto riguarda la pesca, la struttura del Commissario straordinario sul granchio blu sarà rafforzata e passerà sotto il coordinamento del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Masaf). Sotto la guida della Direzione Pesca, questa gestione più centralizzata risponde meglio alle esigenze specifiche dei pescatori, supportata da una task force tecnica che include esperti dell’ambiente e unità delle Capitanerie di Porto.
Infine, la sperimentazione in campo delle Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA) sarà prorogata fino alla fine del 2026. Il Governo destinerà un milione di euro di fondi aggiuntivi alla ricerca sulle piante resistenti ai cambiamenti climatici, un aspetto sempre più cruciale per garantire la sostenibilità del settore agricolo in un contesto di crescente vulnerabilità ambientale.
In conclusione, la Legge di Bilancio 2023 rappresenta una risposta concreta alle esigenze di un settore vitale per l’economia italiana. Con investimenti significativi e misure di sostegno mirate, il Governo si propone di rafforzare la competitività delle imprese agricole, sostenendo al contempo la domanda di prodotti locali e migliorando la qualità della vita delle famiglie.
Fonti: Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Italpress.
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