Lollobrigida: Necessaria una revisione dei regolamenti europei sulla deforestazione per una maggiore efficacia.

Lollobrigida: Necessaria una revisione dei regolamenti europei sulla deforestazione per una maggiore efficacia.

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Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato l’importanza di rivedere i regolamenti europei per garantire un equilibrio tra sostenibilità ambientale e economia. L’Italia, insieme ad altri dieci Paesi, ha avviato un appello per semplificare gli obblighi normativi, proponendo la creazione di una categoria per i Paesi a rischio insignificante. Lollobrigida ha evidenziato come l’agenzia dei controlli debba basarsi su un’analisi di rischio piuttosto che su standard minimi. La piena attuazione del regolamento, rinviata a fine 2025, rappresenta una sfida per il settore agricolo europeo e per le piccole e medie imprese.

Richieste di Semplificazione dei Regolamenti Europei Sottolineate da Lollobrigida

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato l’importanza di una revisione del regolamento europeo, enfatizzando la necessità di misure praticabili che tutelino sia l’ambiente che l’economia europea. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate durante il Consiglio Agricoltura e Pesca, riunione in cui l’Italia ha unito le forze con dieci altri Paesi europei per richiedere una semplificazione delle normative vigenti.

I firmatari dell’appello propongono l’introduzione di una categoria di Paesi considerati a rischio insignificante. Secondo questa proposta, gli operatori commerciali che importano da tali mercati non dovrebbero essere obbligati a registrare informazioni dettagliate riguardo la provenienza o il suolo utilizzato per la produzione dei beni. Questo cambiamento mira a ridurre il carico burocratico e facilitare i commerci.

Un altro aspetto importante sollevato riguarda la limitazione dei controlli, suggerendo che dovrebbero essere focalizzati sulle analisi di rischio piuttosto che seguire uno standard minimo predefinito. Lollobrigida ha anche fatto notare come l’Italia, prima nazione a mettere in atto una strategia forestale, si trovi in difficoltà a causa dell’aumento dei controlli. Ha evidenziato che l’applicazione paritetica tra Paesi europei e quelli in via di sviluppo può risultare irragionevole.

Il regolamento europeo attualmente in discussione ha subito un rinvio di un anno, con effetti che inizieranno a pieno regime dal 30 dicembre 2025, mentre le piccole e medie imprese saranno coinvolte a partire dall’anno successivo. L’obiettivo rimane quello di garantire che le normative siano efficaci, senza compromettere la sostenibilità ambientale e la competitività economica.

Richiesta di Revisione dei Regolamenti Agricoli in Europa

BRUXELLES (BELGIO) – Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha dichiarato l’importanza di rivedere i regolamenti europei, evidenziando la necessità di misure praticabili che tutelino sia l’ambiente sia l’economia dell’Unione Europea. Questo intervento è avvenuto durante il Consiglio Agricoltura e Pesca, dove Lollobrigida ha sottolineato che l’Italia, insieme a dieci altri Paesi, ha firmato un appello per semplificare gli obblighi delle normative europee.

I Paesi firmatari chiedono l’introduzione di una nuova categoria per i Paesi considerati a rischio insignificante. Secondo l’appello, gli operatori che importano da questi mercati non dovrebbero essere tenuti a registrare la provenienza o il suolo utilizzato per la produzione dei beni. Questo approccio potrebbe facilitare il commercio, preservando al contempo standard adeguati in termini di sicurezza e qualità.

Un altro aspetto sollevato riguarda la proposta di limitare i controlli agli esami basati sull’analisi del rischio, piuttosto che a uno standard minimo prefissato. Lollobrigida ha evidenziato che l’Italia, essendo pioniera con la propria strategia forestale, si trova in una situazione difficile a causa dell’aumento dei controlli, che potrebbe compromettere l’equità tra le normative applicate nei Paesi membri e quelle nei Paesi in via di sviluppo.

In aggiunta, il regolamento europeo ha subito un rinvio di un anno, con l’implementazione piena stabilita per il 30 dicembre 2025, e un anno dopo per le piccole e medie imprese. Tale ritardo offre un’opportunità per rivedere e adattare le misure proposte, garantendo così un equilibrio tra la protezione ambientale e le esigenze economiche dei vari Paesi europei.

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