Lunetta Savino: ‘Il cinema italiano non valorizza le donne, ma io ce l’ho fatta!’
Il programma cult di Rai2, Belve, torna con la quinta stagione, condotto da Francesca Fagnani e in onda il 27 maggio. Ospite della quarta puntata è Lunetta Savino, attrice rinomata nel panorama televisivo italiano. Nel corso dell’intervista, Savino condivide aneddoti sulla sua carriera e le difficoltà affrontate, sottolineando la mancanza di opportunità per le donne nel cinema rispetto alla televisione. Racconta con ironia esperienze professionali, comprese le sfide delle scene erotiche e i curiosi provini a cui ha partecipato. Con il suo stile solare, offre uno sguardo sincero e divertente sul suo percorso artistico.
Belve: Lunetta Savino si Racconta tra Ironia e Riflessioni
ROMA (ITALPRESS) – Ritorna su Rai2 “Belve”, il programma cult ideato e condotto da Francesca Fagnani, che celebrerà la sua quinta stagione. L’appuntamento è per martedì 27 maggio, alle 21.20, con ospiti d’eccezione. Tra questi, la celebre Lunetta Savino, che si racconterà in un’intervista ricca di momenti divertenti e spunti inediti. L’attrice, definita la ‘regina delle fiction’, aprirà le porte alla sua personalità affascinante sotto l’abile guida di Fagnani.
Durante la puntata, Lunetta si confronterà con il suo passato professionale, rivelando di non essere mai stata fortunata nelle sue scelte lavorative. “Non ho avuto né padrini né protettori, ho fatto tutto con le mie gambe”, afferma, evidenziando come il panorama del cinema italiano non offra spazio sufficiente alle donne. Riferendosi al suo ambiente, aggiunge che molte attrici si trovano a dover aspettare una relazione con un regista o un produttore per ottenere ruoli significativi. Questo sguardo critico illumina la difficoltà che le donne affrontano per farsi strada nel mondo della recitazione.
Savino affronta anche episodi singolari della sua carriera. Racconta di un provino per Ofelia, dove le fu detto che non possedeva il profilo del naso giusto per il ruolo. Notando che “la ragazza che ha preso il mio posto non lavora più”, utilizza la sua ironia per sottolineare le stranezze del settore. Un altro tema trattato è la sua esperienza nel monologo teatrale “Prova orale per membri esterni”, rivelando con frizzante umorismo le peculiarità del suo personaggio, un’insegnante di fellatio.
Infine, la conversazione si sposta sulle scene erotiche, un terreno spinoso per Savino. “Non sopporto i baci sul set”, confessa, rivelando di avere una lista di esperienze diverse: “Brignano è stato pessimo, mentre Solfrizi è stato un buon baciatore.” Un tema provocatorio emerge con il ricordo di una gioventù “più promiscua”, ammettendo ironicamente che “è capitato anche un incontro a tre”.
La Rinascita di Belve: Lunetta Savino si Racconta
ROMA (ITALPRESS) – Belve, il programma cult di Rai2 creato e condotto da Francesca Fagnani, torna con la sua quinta stagione. L’appuntamento è fissato per martedì 27 maggio alle 21.20, in prima serata. Tra i protagonisti della quarta puntata spicca Lunetta Savino. Questa intervista, ricca di divertimento e introspezione, permette alla ‘regina delle fiction’ di rivelare una parte inedita della sua personalità, grazie alle domande incalzanti di Fagnani.
Durante la trasmissione, Lunetta Savino, che si definisce “solare nonostante il nome che devo allo Sputnik”, ripercorre la sua straordinaria carriera e con schiettezza esprime alcune considerazioni. Commenta la scarsità di opportunità per le donne nel cinema italiano, ammettendo: “Il cinema non offre lo stesso spazio che la televisione”. In un momento di sincerità, rivela di essere arrivata nel mondo dello spettacolo senza “padrini” e di aver fatto tutto “con le mie gambette”. Fagnani, incuriosita, le chiede se questa realtà sia comune nel suo ambiente, e l’attrice ammette che molte attrici sono costrette a farsi notare solo grazie a relazioni con registi o produttori.
Avanzando nei ricordi, Savino racconta un episodio particolare legato a un provino: un regista le aveva detto che non aveva il “profilo del naso” giusto per il ruolo di Ofelia, definendo la motivazione insensata. Rispondendo alla conduttrice, specifica che la giovane attrice scelta al suo posto ora non lavora più nel settore. Ironica, rievoca la sua esperienza nel monologo teatrale ‘Prova orale per membri esterni’, dove interpretava una professoressa di fellatio, descrivendo il terrore che la assaliva prima di salire sul palco, necessitando di due gin tonic per calmarla.
Infine, Savino condivide il suo disagio con le scene erotiche. “Anche i baci non li sopporto sul set”, confida, e quando Fagnani le chiede chi fosse il “peggiore” e chi il “miglior baciatore”, risponde con un sorriso: “Brignano pessimo, Solfrizi un buon baciatore”. Ricorda anche un aneddoto su Massimo Ghini, il quale, sul set, desiderava un bacio intenso. Riferendosi alla promiscuità della sua gioventù, confessa: “C’era una maggiore libertà, e anche esperienze a tre sono capitate.”
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