Madre di Giulio Regeni inizia sciopero della fame: “Liberate Amal”

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Madre di Giulio Regeni inizia sciopero della fame. A due anni dalla morte del figlio, Giulio Regeni, la madre Paola indice uno sciopero della fame contro l’arresto di Amal Fathy. Moglie del consulente legale della famiglia Regeni in Egitto, Amal è stata arrestata con la presunta accusa di terorismo. Secondo la madre, è stata imprigionata solo perchè si è vicini alla verità.

Madre di Giulio Regeni inizia sciopero della fame: “Liberate Amal”

Madre di Giulio Regeni inizia sciopero della fame. A due anni dalla morte di Giulio Regeni, ricercatore italiano torturato e ucciso in Egitto, torna a farsi sentire la voce della madre, sempre alla ricerca della verità sull’uccisione del figlio. Inizierà oggi la sua protesta a staffetta, con lo sciopero della fame, contro l’arresto di Amal Fathy. Amal è la moglie di Mohamed Lofty, consulente legale della famiglia in Egitto. E’ stata arrestata venerdì con l’accusa di terrorismo. Paola Regeni crede che sia un ennesimo tentativo di colpire la sua famiglie e ne chiede la liberazione immediata.

“Nessuno deve più pagare per la nostra legittima richiesta di verità sulla scomparsa, le torture e l’uccisione di Giulio. Liberate Amal. E fin quando non lo farete, digiunerò per lei”. Queste le parole rilasciate dalla donna in un comunicato in cui annuncia lo sciopero della fame suo e del suo avvocato, Alessandra Ballerini. “Da donne siamo particolarmente turbate ed inquiete per il protrarsi della detenzione di Amal. Vi chiediamo di digiunare con noi, fino a quando Amal non sarà finalmente libera. Noi siamo la loro speranza.”

Paola Regeni inizia sciopero della fame contro l’arresto di Amal: “Siamo vicini alla verità”

Madre di Giulio Regeni inizia sciopero della fame. Comincia oggi la protesta di Paola Regeni contro il fermo in Egitto della moglie del direttore della Ong “Commissione egiziana per i diritti e le libertà”. Da attivisti, i coniugi Lofty hanno sempre assistito la famiglia, aiutandola nel cercare la verità sull’uccisione del figlio. Venerdì scorso, però, Amal è stata fermata dalla Sicurezza egiziana ed arrestata con la presunta accusa di terrorismo. La donna in realtà aveva scritto un lungo post su facebook, dove accusava lo Stato per dei ritardi con la banca. Le parole sono state travisate e interpretate come appoggio al terrorismo.

La situazione è grave perchè “un’accusa di terrorismo, in Egitto, può portare all’ergastolo e alla pena di morte”, ha riferito la stessa Ong egiziana, chiedendone l’immediato rilascio. L’ong afferma che si tratta del settimo episodio di “intimidazioni e persecuzioni” compiute dalla Sicurezza. La donna, poco prima di essere arrestata, aveva parlato per telefono con l’avvocato Alessandra Ballerini. Secondo la famiglia Regeni, l’arresto di Amal tradirebbe l’inquietudine della Sicurezza Egiziana. “Se questo accade vuol dire che siamo molto vicini alla verità”, ha detto Paola Regeni. La Sicurezza probabilmente teme che possano venire fuori i nomi dei colpevoli.

 

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