Malagò: ‘Non ho mai chiesto il quarto mandato, Buonfiglio è l’uomo giusto per il Coni’

Malagò: ‘Non ho mai chiesto il quarto mandato, Buonfiglio è l’uomo giusto per il Coni’

Malagò: La Fine di un’Era nel Coni e la Corsa alla Successione ROMA (ITALPRESS) – Giovanni Malagò...

Malagò: La Fine di un’Era nel Coni e la Corsa alla Successione

ROMA (ITALPRESS) – Giovanni Malagò lascia la presidenza del Coni dopo dodici anni intensi e significativi per lo sport italiano. In un’intervista esclusiva al Corriere della Sera, il suo testamento sportivo offre uno spaccato della situazione attuale e dei possibili successori nella sua poltrona.

Il Futuro del Coni: Chi Sono i Candidati?

Diversi sono i nomi che circolano come possibili successori di Malagò. Tra le figure più in vista c’è Luca Pancalli, il quale ha dichiarato che, se eletto, il Coni non subirà l’eccessiva personalizzazione caratterizzante la gestione di Malagò. Pancalli ha espresso la necessità di “superare la dimensione personalistica” portata nelle precedenti amministrazioni. Malagò ha risposto a queste considerazioni sottolineando che la scelta di Pancalli non è stata gestita in modo elegante e potrebbe risultare controproducente per il suo sostegno.

“Ho sempre lavorato per lo sport italiano e l’istituzione Coni”, ha affermato Malagò, evidenziando il proprio endorsement per Luciano Buonfiglio. Quest’ultimo, presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak (Fick), è visto come una scelta logica e coerente, grazie alla sua lunga esperienza. “Non vedo l’ora di dimostrare che non ho mai avuto intenzione di telecomandarlo”, ha ribadito Malagò.

Oltre a Pancalli e Buonfiglio, è in corsa anche Franco Carraro, un veterano della politica sportiva italiana. Malagò ha espresso il desiderio di vedere candidati più giovani, come Diana Bianchedi e Silvia Salis, ma ha rispettato le scelte politiche dei presidenti federali. Carraro, 85 anni, rappresenta per Malagò un’amicizia di lunga data, sebbene la sua candidatura sembri frutto di una congiuntura particolare, dovuta alla controversa situazione del rinnovo.

Il Coni e le Olimpiadi: Un’Occasione Persa?

La fine del mandato di Malagò arriva in un periodo cruciale per il movimento olimpico italiano. Avrebbe voluto concludere la sua presidenza dopo le Olimpiadi di Milano-Cortina, ma è chiaro che il suo percorso è stato interrotto in modo brusco. “Non ho mai chiesto un quarto mandato, ma una proroga”, ha spiegato il presidente uscente, lamentando la tempistica del veto sulla sua ricandidatura.

"La situazione unica di ospitare sia le Olimpiadi che le Paralimpiadi richiedeva continuità. Non capita ogni giorno un’occasione del genere”, ha ribadito Malagò, esprimendo anche il desiderio di contribuire a costruire un dialogo coerente tra le diverse federazioni.

Secondo Malagò, la politica interna del Coni ha ostacolato il suo lavoro, e le critiche dei suoi avversari sono state spesso infondate. “Mi dispiace che la Federnuoto e il tennis italiano non abbiano partecipato attivamente al dialogo”, ha rilevato, evidenziando la necessità di una maggiore inclusione.

Una Visione Sul Futuro: Sport e Politica

Malagò ha sempre mantenuto le distanze dalla politica, rifiutando offerte per ruoli nel governo. “Fino ai miei 50 anni, ero impegnato con le aziende di famiglia. Adesso penso solo al Coni. Non c’è spazio per altro”, ha chiarito, riflettendo sull’importanza di concentrarsi sull’attività sportiva.

In un contesto di difficoltà, come quello del calcio e della Formula 1, Malagò ha manifestato il proprio dispiacere. “L’80% degli italiani era felice della scelta di Spalletti, ora ci troviamo in una situazione di crisi”, ha affermato, sottolineando la mancanza di passione nella nazionale di calcio. Riguardo alla Ferrari, ha aggiunto: “La realtà industriale è eccellente, ma la competitività sportiva ha lasciato a desiderare”.

Recentemente, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha elogiato Malagò per il suo impegno nello sport. “Non si può immaginare un capo dello Stato migliore e più vicino allo sport di lui”, ha riconosciuto Malagò, evidenziando il profondo legame tra le istituzioni e il mondo sportivo.

Il Cammino Verso il Futuro

Il pensionamento di Malagò rappresenta un cambiamento significativo per il panorama sportivo italiano. La corsa alla sua successione è aperta, e saranno i nuovi leader a determinare il futuro del Coni. Con tanti volti nuovi e veterani in gioco, l’era post-Malagò si prospetta come un’opportunità di rinnovamento per lo sport italiano.

Mentre gli occhi sono puntati su chi guiderà il Coni nei prossimi anni, Malagò resta sereno e focalizzato sul futuro, pronto a sostenere le Olimpiadi di Milano-Cortina e a lasciare un’eredità che spera possa continuare a crescere e a prosperare.

(Si ringraziano le fonti: Corriere della Sera, Italpress)

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