Mamdani, il socialista che sta rivoluzionando New York e il panorama politico americano.

Mamdani, il socialista che sta rivoluzionando New York e il panorama politico americano.

L’ascesa di Zohran Mamdani: Una nuova era per New York di Stefano Vaccara NEW YORK (STATI UNITI)...

L’ascesa di Zohran Mamdani: Una nuova era per New York

di Stefano Vaccara

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La politica non è solo una questione di strategia, ma è anche una questione di forza, simile alle leggi della fisica. L’ascesa di Donald Trump e del movimento MAGA dal 2016 ha generato negli Stati Uniti una reazione progressista, ora culminata con la storica vittoria di Zohran Mamdani alle primarie democratiche per il sindaco di New York. All’età di 33 anni, Mamdani ha conquistato il 43,5% dei voti, superando l’ex governatore Andrew Cuomo, sostenuto da nomi noti come Bill Clinton e Michael Bloomberg.

Nato a Kampala, Uganda, e con una ricca eredità familiare – il padre è il noto politologo Mahmood Mamdani e la madre è la regista candidata all’Oscar Mira Nair – Mamdani è cresciuto nel vivace quartiere multietnico di Astoria nel Queens. La sua vittoria rappresenta una sconfitta significativa per Cuomo, che ha non solo perso il sostegno di importanti figure del partito, ma non è riuscito a generare entusiasmo tra l’elettorato. Il giovane politico ha invece galvanizzato giovani, lavoratori e minoranze con un’agenda economica audace, che include il congelamento degli affitti e un salario minimo di 30 dollari entro il 2030.

Una rottura generazionale nel Partito Democratico

Secondo il New York Times, il risultato di Mamdani segna una frattura generazionale e ideologica all’interno del Partito Democratico. “Abbiamo dato alla nostra città il permesso di credere ancora”, ha affermato Mamdani nella notte della vittoria, in un rooftop gremito di sostenitori nel Queens. La sua ascesa si inserisce in un processo che ha avuto inizio quasi dieci anni fa, iniziato da figure come il senatore indipendente Bernie Sanders e la congresswoman Alexandria Ocasio-Cortez.

Come riportato dal New York Magazine, Mamdani ha costruito una coalizione forte e diversificata, superando i limiti tradizionali del voto per preferenza. Il Wall Street Journal lo considera un rappresentante di una “nuova generazione di politici” in grado di comunicare direttamente con un elettorato urbano sempre più disilluso dalla retorica politica tradizionale. In particolare, il suo slogan “freeze the rent” ha guadagnato popolarità sui social media, catalizzando l’attenzione di migliaia di volontari attraverso dirette su Instagram e TikTok.

Il Washington Post ha elogiato la capacità comunicativa di Mamdani, sottolineando come abbia trasformato una campagna basata sulla giustizia economica in un movimento politico vibrante. Ma la reazione dell’establishment non è tardata ad arrivare. Dopo la sconfitta, Cuomo ha dichiarato: “Voglio analizzare i numeri e riflettere prima di decidere”, lasciando aperta la possibilità di una candidatura indipendente alle elezioni di novembre. Questa mossa potrebbe complicare ulteriormente la corsa, aprendo la porta a un candidato repubblicano come Curtis Sliwa, fondatore dei Guardian Angels, che ha già provato a correre nel 2021.

In una città dove i democratici superano i repubblicani sei a uno, l’idea di un sindaco repubblicano potrebbe sembrare remota. Tuttavia, la stratega democratica Maria Comella ha avvertito che “essere contro qualcosa non basta; serve anche un messaggio positivo”. Mentre Cuomo ha impostato la sua campagna su un approccio “freddo e privo di visione”, Mamdani ha presentato un futuro in cui “una vita dignitosa non deve essere riservata a pochi fortunati, ma è un diritto per ogni newyorkese.”

Malgrado le sfide, il programma di Mamdani include proposte ambiziose come l’aumento delle tasse per i ricchi, necessitando del sostegno della governatrice Kathy Hochul, nota per la sua riluttanza a strategie radicali. Secondo la Partnership for New York City, l’eventualità di un sindaco socialista potrebbe minacciare la stabilità economica della metropoli. Mentre i repubblicani si preparano a usare Mamdani come simbolo del “nuovo volto estremista” del Democratic Party, analisti come David Axelrod, ex stratega di Obama, hanno sottolineato come le sue posizioni, specialmente riguardo alla Palestina, rappresentino una sfida interna significativa. “Le sue affermazioni sulle azioni militari israeliane a Gaza sono state fortemente criticate”, ha fatto notare Axelrod.

Ciò che resta da vedere è se Mamdani riuscirà a mantenere l’energia e il sostegno popolare fino al voto generale di novembre. Sarà cruciale per lui consolidare la sua vittoria o affrontare la reazione dell’apparato, potenzialmente supportato da figure come Cuomo o il sindaco Adams, in corsa come indipendente. Quello che è certo è che New York è diventata il fulcro della battaglia per l’anima del Partito Democratico, con Mamdani come sua figura emblematica.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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