Mattarella: “La Repubblica ha il dovere di proteggere l’infanzia e i suoi diritti.”

Mattarella: “La Repubblica ha il dovere di proteggere l’infanzia e i suoi diritti.”

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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sottolinea l’importanza della protezione dei diritti dei bambini, evidenziando i progressi ottenuti negli ultimi decenni nella lotta contro il lavoro infantile. Nonostante questi risultati, oltre 160 milioni di minori nel mondo sono ancora coinvolti in lavori pericolosi che compromettono la loro salute e libertà. Situazioni di sfruttamento esistono anche in Italia, in contesti di fragilità sociale. Inoltre, l’abbandono scolastico apre a povertà educativa e emarginazione, creando un circolo vizioso di esclusione. La Costituzione italiana impone la responsabilità di garantire il diritto all’istruzione e proteggere l’infanzia, essenziali per una società giusta e coesa.

La Difesa dell’Infanzia: Un Impegno Necessario

ROMA (ITALPRESS) – Negli ultimi anni, l’azione sinergica di governi, organizzazioni internazionali e società civile ha portato alla liberazione di milioni di bambini da condizioni di lavoro degradanti, consentendo loro di accedere all’istruzione e a percorsi di crescita. Tuttavia, i progressi ottenuti sono oggi minacciati da crisi globali, conflitti e cambiamenti climatici, oltre all’aumento delle disuguaglianze. Questi fattori compromettono gravemente l’impegno collettivo per la tutela dei più vulnerabili.

Attualmente, si stima che oltre 160 milioni di minori nel mondo siano ancora coinvolti in lavori pericolosi, compromettendo la loro salute e il loro sviluppo. Spesso sono bambini invisibili, costretti a lavorare per sopravvivere in situazioni estreme. La fame diventa una priorità rispetto al diritto all’infanzia, mentre le loro scuole vengono distrutte dai conflitti e non ci sono alternative percorribili. Anche in Italia, situazioni di sfruttamento e esclusione restano diffuse, specialmente in contesti socio-economici fragili.

L’abbandono scolastico è una delle conseguenze più gravi, poiché apre la strada alla povertà educativa e all’emarginazione sociale. In situazioni più serie, può portare i minori a essere coinvolti in attività illegali e a vivere sotto il controllo di ambienti criminali. Questo crea un circolo vizioso che mina le possibilità di crescita delle future generazioni, influenzando negativamente anche le loro famiglie.

La Costituzione italiana, negli articoli 31 e 34, stabilisce chiaramente il dovere dello Stato di proteggere l’infanzia e garantire il diritto all’istruzione. Agire per l’affermazione dei diritti dei bambini deve essere visto come un dovere sociale fondamentale, un indice della civiltà e della coesione di un popolo. È fondamentale costruire una società più giusta, in grado di affrontare con responsabilità le sfide attuali e future.

Il Diritto all’Istruzione e la Protezione dell’Infanzia

ROMA (ITALPRESS) – Negli ultimi anni, l’impegno coordinato di governi, organizzazioni internazionali e società civile ha portato a significativi progressi nella lotta contro il lavoro infantile. Grazie a questi sforzi, molti bambini sono stati allontanati da condizioni lavorative degradanti e reintegrati in percorsi educativi e protettivi. Tuttavia, i risultati ottenuti sono ora minacciati da crisi globali, conflitti, cambiamenti climatici e un incremento delle disuguaglianze.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, evidenzia che oltre 160 milioni di minori nel mondo sono ancora esposti a forme di lavoro pericoloso, compromettendo la loro salute e sviluppo. Questi bambini, spesso invisibili alla società, sono costretti a lavorare per garantire la sopravvivenza, sia per la mancanza di risorse sia a causa della distruzione delle scuole dovuta ai conflitti. Persino in Italia, esistono situazioni di sfruttamento, particolarmente in contesti socio-economici fragili.

L’abbandono scolastico rappresenta una piaga sociale che sfocia in povertà educativa e emarginazione. Nei casi più gravi, ciò porta i minori verso attività illegali o al coinvolgimento in ambienti criminali. Questo crea un ciclo vizioso che, di generazione in generazione, compromette le opportunità di crescita e sviluppo per i giovani e le loro famiglie.

Mattarella sottolinea l’importanza della Costituzione, che afferma il dovere della Repubblica di proteggere l’infanzia e garantire il diritto all’istruzione. Promuovere i diritti dei bambini è un dovere collettivo che misura la civiltà e la coesione di un popolo. Solo costruendo una società più giusta si possono affrontare con efficacia le sfide attuali e future.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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