Meta CTO svela le cause del fallimento degli occhiali smart a Meta Connect, non è colpa del Wi-Fi.
Cause tecniche degli errori
La situazione è risultata più complessa del previsto. Oltre alla gestione inadeguata delle risorse, Meta aveva indirizzato il traffico dell’IA dal vivo a un server di sviluppo senza adeguate misure di isolamento. Questo errore ha creato una sorta di attacco DDoS interno, sovraccaricando il server e rendendolo incapace di gestire tutto il traffico generato dai vari occhiali presenti. Bosworth ha spiegato che l’hardware non era progettato per questa situazione, poiché i test erano stati effettuati con un numero significativamente inferiore di dispositivi.
D’altro canto, il problema durante la chiamata WhatsApp è stato causato da un “bug” inedito. Il display degli occhiali si è spento proprio nel momento in cui è arrivata la chiamata. Quando Zuckerberg ha tentato di riattivarlo, la notifica di risposta non è comparsa. Bosworth ha descritto questo come una “race condition”, ovvero una situazione in cui il risultato dipende dal coordinamento di processi che tentano di accedere simultaneamente alla stessa risorsa.
Sguardo al futuro
Nonostante i vari problemi emersi, Bosworth ha espresso la sua fiducia nel prodotto finale. “Ovviamente, non mi piace, ma sono certo che il prodotto funzioni correttamente e abbia tutte le potenzialità”, ha detto, sottolineando che si è trattato solo di un fallimento nella dimostrazione e non di un difetto del prodotto stesso.
In un contesto competitivo e innovativo come quello della tecnologia indossabile, le dimostrazioni dal vivo sono sempre ad alto rischio, ma fanno anche parte di un processo di miglioramento continuo. L’interesse dei consumatori per le nuove tecnologie, in particolare quelle che integrano intelligenza artificiale e funzioni social, rimane elevato. Meta ha quindi l’opportunità di imparare e affinare i suoi prodotti per il futuro.
Fonti ufficiali: Meta, Techcrunch.
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