Meteo catastrofico: mappa mondiale svela 830mila morti, Italia inclusa.
Oltre 9.700 eventi meteorologici estremi si sono verificati tra il 1995 e il 2024, causando più di 830.000 vittime e generando danni diretti che superano i 4.500 miliardi di dollari. Questi dati sono emersi dall’Indice di rischio climatico (Climate Risk Index, Cri) 2026, presentato oggi dalla Germanwatch durante la Cop30 di Belém. La Dominica si posiziona come il paese più colpito, mentre l’Italia occupa la 16esima posizione nella classifica globale, all’interno della ‘top 30’ dei paesi a rischio.
Un’analisi critica degli eventi climatici estremi
L’analisi rivela che circa il 40% della popolazione mondiale, ovvero oltre tre miliardi di persone, vive in undici Paesi che negli ultimi tre decenni hanno subito gli impatti più pesanti di eventi climatici estremi come ondate di calore, tempeste e inondazioni. Tra questi Paesi troviamo l’India (9° posto) e la Cina (11°), oltre a nazioni come la Libia (4°), Haiti (5°) e le Filippine (7°). Anche importanti stati dell’Unione Europea e nazioni industrializzate come Francia (12° posto), Italia (16°) e Stati Uniti (18°) figurano tra i 30 paesi più vulnerabili agli eventi estremi.
“Le ondate di calore e le tempeste rappresentano la più grande minaccia per la vita umana in relazione agli eventi meteorologici estremi”, afferma Laura Schäfer, coautrice del Cri. “Le tempeste hanno causato i danni monetari più elevati, mentre le inondazioni sono responsabili del maggior numero di persone colpite da tali eventi.”
Diverse nazioni in cima alla classifica hanno subito eventi meteorologici singoli ma devastanti, mentre altre sono state colpite ripetutamente. “Paesi come Haiti, le Filippine e l’India affrontano sfide uniche, essendo colpiti da inondazioni, ondate di calore e tempeste con una frequenza tale da rendere difficile il recupero tra un evento e l’altro”, spiega Vera Künzel, coautrice dell’indice.
