Microsoft chiude un edificio dopo l’ingresso dei manifestanti nell’ufficio del presidente.
Un sit-in che segna un precedente
Abdo Mohamed, un organizzatore del movimento “No Azure for Apartheid” ed ex dipendente Microsoft, ha confermato a The Verge che i dipendenti dell’azienda Riki Fameli e Anna Hattle hanno preso parte al sit-in. Con loro anche ex dipendenti Microsoft come Vaniya Agrawal, Hossam Nasr e Joe Lopez. Questo evento fa seguito a una recente manifestazione avvenuta meno di una settimana fa, durante la quale un’addetta al software di Microsoft, Anna Hattle, è stata arrestata insieme ad alcuni colleghi. La polizia di Redmond ha affermato che alcuni manifestanti “sono diventati aggressivi” durante un’altra protesta.
Il gruppo “No Azure for Apartheid” ha organizzato una serie di mobilitazioni in risposta ai contratti di cloud computing di Microsoft con il governo israeliano. Un ex dipendente ha interrotto l’evento per il 50° anniversario dell’azienda, accusando il CEO dell’AI di Microsoft, Mustafa Suleyman, di essere un “profittatore di guerra”. Questo momento di interruzione non è stato isolato: anche i tre CEO di Microsoft sono stati interrotti da un altro ex dipendente durante lo stesso evento. Il gruppo ha inoltre disturbato la conferenza Build di Microsoft più volte all’inizio di quest’anno, tanto che l’azienda ha bloccato le e-mail contenenti la parola “Palestina” a seguito delle proteste degli stessi dipendenti.
